“Il decorso di un infortunio è pane per i denti dello staff medico del Napoli che sta curando Lobotka, tuttavia questa è un’occasione giusta per vedere all’opera Gilmour, per il quale Conte ha speso parole molto importanti. Nel gioco delle coppie il Napoli ha giocatori per ogni ruolo. Quando Lobotka è arrivato a Napoli – ha detto il dirigente Pietro Lo Monaco a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live – ha fatto più fatica, a volte si parlava di cederlo perché al suo posto giocava Demme, Gilmour è un elemento su cui il Napoli ha puntato moltissimo e dirà certamente la sua, ma non bisogna avere fretta. Mc Tominay non è una scoperta, ha polivalenza tattica, fa l’incursore, l’interditore, l’attaccante, ha il vizio del gol, nella Nazionale scozzese ha fatto anche il centrale e nello United l’attaccante. Si gioca troppo? Il calcio è spinto al massimo e se la macchina la spingi così tanto è chiaro che poi si arrivi ad un infortunio. Fa parte del gioco, gli infortuni sono fisiologici. Riforme? Sono anni che se ne parla, ma non si può solo ridurre i partecipanti ai campionati per risolvere il problema, la vera rivoluzione può essere data dal caso Diarra. Chi ne paga le conseguenze, comunque, è il tifoso, che fatica anche a legarsi alla propria squadra. Troppo calcio ogni giorno? Comandano le tv, purtroppo, e come dicevo i tifosi ne pagano le conseguenze, perché si arriva ad una sovraesposizione che non piace a nessuno. Napoli da scudetto? Senza dubbio, conoscendo le ambizioni di Conte, che dopo Verona ha messo in piedi una squadra formidabile. A Torino con la Juve il Napoli ha giocato una grande partita, un trattato di tattica nella fase di non possesso, poi un paio di occasioni per portarla a casa le ha avute. Questo significa solidità, compattezza: il Napoli è una squadra di ferro”.