Conte – Il confronto con gli allenatori dei tre scudetti azzurri: Bianchi
«Come Ottavio Bianchi»
Il primo ad aver vinto a Napoli fu Pesaola, il Petisso che scelse questa come la sua città dopo aver chiuso la carriera: Coppa Italia nel 1962. Uno dei suoi migliori allievi, Ottavio Bianchi, conquistò il primo scudetto della storia con Maradona al comando di una squadra straordinaria. A distanza di anni, difficile poter azzardare paragoni sotto l’aspetto tattico, certamente Conte ricorda Ottavio sotto l’aspetto caratteriale. Il lavoro prima di tutto. «Un tecnico bisogna conoscerlo da vicino, seguirlo negli allenamenti e comprenderne il rapporto con i giocatori. A me Conte ricorda due allenatori che ho avuto: Vinicio e Bianchi», dice Beppe Bruscolotti, capitano di lunghissimo corso, 511 presenze in maglia azzurra. «All’inizio degli anni 70 Vinicio portò profondi cambiamenti sotto l’aspetto della tattica, con la zona, e della preparazione. Questo Napoli va bene anche perché lavora intensamente». E Bianchi? «Lo stesso scrupolo, lo stesso modo di tenere la squadra sulla corda buttando sempre acqua sul fuoco, come facemmo anche noi giocatori più anziani nell’anno del primo scudetto. Conte lo avvicinerei a queste due grandi figure perché come Vinicio e Bianchi pretende un certo tipo di lavoro e di comportamento. Nel calcio, di ieri come di oggi, non vai da nessuna parte se non rispetti alcuni canoni».
Fonte: Il Mattino