Crea “luce”, non chiamatelo solo play: chiamatelo Lobotka

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C’è un problema? E’ in quella zona nevralgica del campo? Nessuna paura, lui il problema lo risolve. E non solo nella parte centrale del terreno di gioco…Stan Lobotka è questo ed è per questo che tutti lo vogliono. Scrive il CdS: Lo slovacco è la luce del Napoli, la principale fonte d’energia e bellezza, perché tutto parte da lui, dalla regia, per svilupparsi altrove. Non è un caso che abbia brillato, in parte, anche lo scorso anno, uno dei pochissimi a salvarsi nell’annata delle troppe difficoltà. Sarebbe riduttivo chiamarlo play e Conte lo sa. Non esistono etichette per raccontare il suo modo di intendere il calcio. Lobotka è un centrocampista completo, con i suoi movimenti crea luce per i compagni, in partita tocca tantissimi palloni, li pulisce quando macchiati, ma poi ha forza nei contrasti, sprint e scatti palla al piede, è abile nelle preventive, sa essere mediano e allo stesso tempo rifinitore. La standing ovation contro il Como ha certificato l’approvazione della città. I tifosi hanno gusto e sanno riconoscere del talento anche a cinquanta metri dalla porta avversaria, senza una rete che si gonfia. Lobotka è il motore del Napoli. Ha polmoni infiniti, visione di gioco, tecnica, resistenza, intelligenza calcistica. Per Conte non è stato una sorpresa.

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