Conte non è un integralista che rimane fermo su un solo modulo, anzi: nella sua fin qui breve avventura al Napoli è partito con il classico 3-5-2, poi modellato in un 3-4-2-1 che portava Kvaratskhelia e Politano ad accentrarsi e puntare la porta. In questo modo il tecnico leccese ha lavorato sulla fase difensiva e, una volta ritrovata solidità, è passato alla difesa a 4 con il felice inserimento di McTominay, vero e proprio asso nella manica per Conte, capace di rivestire il ruolo di mezz’ala, trequartista e all’occorrenza al seconda punta. Con lui in campo il Napoli difende con un 5-4-1. In attacco l’intoccabile è Lukaku, il perno intorno a cui ruota tutta l’idea di calcio di Conte, mentre ai suoi lati si alterna la qualità di Kvaratskhelia, Raspadori, Ngonge e Neres.
Fonte: Il Mattino