“Per un portiere, ciò che conta è il vissuto”
Ecco le parole di Luciano Tarallo
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio è intervenuto Luciano Tarallo, preparatore dei portieri che ha allenato anche al Napoli in passato. A seguire le sue parole: “Caprile per un mese non è il portiere più giovane titolare della Serie A, lo è Turati. Parliamo di un portiere di esperienza, ma con scarso vissuto che è una cosa fondamentale: una cosa è giocare in porta ad Empoli, un’altra al Maradona. Retropassaggio di Olivera? Caprile ha fatto un errore. Gli errori sono spessi legati all’interpretazione e in quel caso è evidente: non legge la situazione. Olivera con la postura biomeccanica dà una chiara lettura, solo chi non ha giocato può dire il contrario, ma si vede. L’ha ammesso Caprile stesso che ci è andata bene. Infortunio Meret? I portieri a quel livello hanno la bravura di vivere il presente. Il Meret degli ultimi tempi è un grande, ha questo infortunio dovuto ad una parata mancata e vedendola l’ho pensato subito. Può succedere, anche perché parliamo di millisecondi. Adesso è la volta di Caprile che, purtroppo, non è più forte di Alex. Avrebbe dovuto fare una buona esperienza di Serie A prima di venire a Napoli perché se Alex non si fosse fatto male, avrebbe visto le partite dalla panchina. Per un portiere, ciò che conta è il vissuto”. Fonte: Tuttomercatoweb