Conte ha riportato il Napoli in vita e lo ha tirato fuori dall’ospedale
Cosa ha imparato Conte dalla partita di ieri? Sicuramente ha imparato che bisogna contare su quei calciatori che in questa stagione teoricamente il campo lo vedranno meno, a meno che non convincano l’allenatore a cambiare le gerarchie.
Quello che ha colpito, come riportato dal corriere dello sport, è stata la determinazione di chi era in campo. Ciascuno consapevole che stava a lì giocarsi una discreta fetta del proprio futuro. Non può essere certo un caso se nemmeno un calciatore sia entrato in campo svagato. O come se dovesse disputare un’amichevole. Tutti sapevano di essere sotto osservazione.
Possiamo dire che Napoli-Palermo chiude la prima fase del lavoro di Conte. La fase della riabilitazione che è perfettamente riuscita. Non solo il malato non c’è più, è guarito. Ma ormai il Napoli parla la lingua del suo allenatore.
Nei momenti di sacrificio, a Cagliari come allo Stadium, così come in Coppa Italia col Palermo alla ricerca della verticalità.
Ovviamente il lavoro è ancora lungo. Rafa Marin continua a non sembrare inappuntabile, così come Caprile è ancora un po’ preda dell’emozione. Ma lo stato dell’arte è che Conte ha riportato il Napoli in vita e lo ha tirato fuori dall’ospedale. Ora, progressivamente alzerà l’asticella. Come ha fatto ieri sera con un turn over di dieci uomini. Non mollerà mai la presa. Questo è sicuro.
Ovviamente il lavoro è ancora lungo. Rafa Marin continua a non sembrare inappuntabile, così come Caprile è ancora un po’ preda dell’emozione. Ma lo stato dell’arte è che Conte ha riportato il Napoli in vita e lo ha tirato fuori dall’ospedale. Ora, progressivamente alzerà l’asticella. Come ha fatto ieri sera con un turn over di dieci uomini. Non mollerà mai la presa. Questo è sicuro.