Conte a Mediaset: “«Questo gruppo mi piace, sia i vecchi sia i nuovi che sono arrivati: tutti seri e perbene» 

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E ora, si: Antonio Conte può cominciare seriamente a pensare di inseguire l’unico trofeo italiano che gli manca. La Coppa Italia. Quella che proprio il Napoli, nel 2012, gli soffiò con le lacrime e il gol dell’ultimo Pocho. Altri tempi. Oggi è proprio sua, questa squadra, sempre di più: a tre o a quattro che sia, ma comunque piena di soluzioni e qualità, valori e voglia. Il cinque a zero di ieri con il Palermo è un’altra bevuta di autostima: quinto risultato utile consecutivo compreso il campionato, con quattro vittorie e un pareggio a Torino con la Juventus. Cambiando dieci uomini dal primo minuto ma sfoderando dalla panchina armi affilatissime come McTominay, Kvara, Anguissa e Lukaku.

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«L’approccio è stato importante, volevamo passare il turno. Mi sono piaciute attenzione, voglia, cattiveria e determinazione, ma dobbiamo continuare a lavorare per cercare di essere migliori», dice Conte. «Questo gruppo mi piace, sia i vecchi sia i nuovi che sono arrivati: tutti seri e perbene. Lavoriamo e lavoriamo bene. Stiamo dando tanto in allenamento per ricostruire, stiamo ricominciando sulla base che c’era e con i nuovi che ci stanno dando energia. Giocare una volta alla settimana è importante sotto il profilo del lavoro, considerando che per me è il primo anno con il gruppo». 
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