Conte nel post gara: «Se non vinci allora devi migliorare. Lukaku? Non è ancora in forma»

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Antonio Conte non ha vinto la partita contro la Juventus, ma di certo ha vinto un’altra sfida: dopo aver cambiato l’anima della squadra, ieri ha cambiato anche la pelle. Nuovo Napoli in paradiso, tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro partite, con un solo gol subito (su rigore, con il Parma) e un pieno di autostima allo Stadium. Un tempo il suo stadio, da allenatore: a fine partita fa un giro di campo e ringrazia i suoi vecchi tifosi, 16 anni di vita e di storia della Juventus, e poi quelli nuovi, i mille napoletani immuni al divieto.

 

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E sono applausi da tutti. «Sono moderatamente soddisfatto», dice il signor Antonio suscitando qualche perplessità alla luce della metamorfosi compiuta in un mese. Dagli schiaffi del 18 agosto a Verona, alla passerella di Torino. Un pareggio senza rischi e con qualche pensiero a giustificare l’avverbio di Conte: «Ho detto moderatamente perché quando non vinci devi valutare gli aspetti positivi e quelli negativi». Ma anche le nuove certezze: «Dopo questa giornata siamo più ricchi: in poco tempo abbiamo lavorato su due sistemi, ora spetta a me far quadrare la situazione».
Il Napoli continua la sua marcia. «Era importante affrontare una partita difficile, contro un top club e in uno stadio che porta tanti punti per capire se siamo sulla giusta direzione e se il nostro livello tornerà a essere quello di una squadra forte. C’è una ricostruzione in atto e non bisogna dimenticarlo, ma noi e i giocatori sappiamo che il nostro dovere è riportare quanto prima il Napoli nelle posizioni più alte. Dove gli compete».
E ancora. «Il dato inconfutabile è che il nostro portiere non si è mai sporcato le mani, mentre Di Gregorio ha fatto parata incredibile su Rrahmani e una su McTominay».
IL SISTEMA
Poi, l’analisi tattica e il passaggio alla difesa a quattro con McT nel motore:«Avendo guadagnato a fine mercato più centrocampisti tra Scott, Gilmour e Folorunsho possiamo variare. Avevo un po’ di timore dal punto di vista difensivo, ma siamo stati bravi a livello di compattezza e movimenti. Abbiamo anche pressato, ma dobbiamo fare meglio in fase offensiva, leggendo meglio certe linee di passaggio e sfruttando meglio certe occasioni favorevoli. Sono convinto che abbiamo ampi margini di miglioramento».

 

A proposito di attacco: ieri Rom ha sofferto. «Lukaku deve ancora entrare in condizione, quella condizione che pretendo io, ma del resto è stato tra gli ultimi ad arrivare».

 

LA SPINTA
Tra gli aspetti di cui può essere certamente soddisfatto c’è la solidità difensiva. «Abbiamo giocato contro un top club e non prendere gol è stato importante. Tra l’altro, pareggiare così ci deve dare una spinta in più: c’è tanto da lavorare e migliorare, abbiamo l’obiettivo di crescere».
Finale dedicato ai tifosi: «Ringraziare i miei vecchi tifosi era il minimo avendo condiviso 16 anni, ma ho ringraziato anche i nuovi. Faccio parte della storia della Juve e ora sono già in quella del Napoli».

 

Fonte: CdS

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