Antonio Conte non entrerà certo nella storia come uno dei calciatori più mondani che siano passati per Torino. Ma ai tempi della Juventus di Zidane e Del Piero era anche lui uno dei frequentatori di “Angelino”, il ristorante preferito di Zizou nonché punto di ritrovo di tutto lo spogliatoio bianconero. Da allenatore le abitudini sono cambiate. La sua vita – scrive Il Mattino – è diventata un pendolo tra casa e campo per l’allenamento, specie nel triennio alla guida dei bianconeri. In quel periodo aveva aperto anche un locale, diventato in poco tempo uno dei posti di maggiore tendenza della città: ristorante fusion con cocktail bar. Ma il campo ha sempre avuto la precedenza assoluta. Vinovo era la sua seconda casa e ogni momento libero lo trascorreva con la famiglia.
Torino è il suo buon ritiro, la città che lo ha accolto da ragazzino e lo ha visto diventare uomo. Per le strade lo riconoscono tutti. Ecco perché domani per Antonio sarà certamente una partita speciale.
Non solo perché dall’altra parte troverà quella Juventus che ha rappresentato una pagina fondamentale della sua carriera da calciatore e da allenatore, ma anche perché tornerà in quella città dove solitamente arriva per trascorrere qualche ora di pace e serenità in compagnia della sua famiglia. Non stavolta, però. Perché quella di domani non sarà certo una passeggiata di salute per lui e per il suo Napoli. Emozioni contrastanti e certamente forti si alterneranno nel suo cuore, lungo il tragitto che lo porterà con gli azzurri a varcare i cancelli dello Juventus Stadium.
Non sarà la prima volta, visti i confronti già avvenuti alla guida dell’Inter nel biennio neroazzurro, ma anche lui sa bene il valore di una sfida tra Juventus e Napoli. Ha iniziato a passeggiare per le vie di Torino quando era ancora un ragazzino alla ricerca di se stesso e ora si muove in quelle stesse strade con la naturalezza del padrone di casa.