“Osimhen ha creato grosse difficoltà all’ambiente! Oggi si pensa soltanto ai soldi”
Nel corso del suo intervento ai microfoni di 1 Football Club, Arturo Di Napoli (ex attaccante azzurro) si è soffermato sui partenopei e sulle differenze fra il calcio di un tempo e quello odierno.
Cosa ne pensa di Raspadori? Bene in nazionale, traballante nel club…
“Io vivevo del lavoro sporco della prima punta: Zampagna, Zaniolo, Ruben Sosa, mi aprivano spazi, e io sfruttavo questi momenti. Raspadori va tenuto stretto, è un talento. Chi ha qualità può essere integrato bene, e Conte saprà inserirlo bene. Lui è un giocatore che vede bene la porta. Con l’avvento di Lukaku, le sue caratteristiche possono essere sfruttate al meglio. Poi è un ragazzo umile, perbene, serio professionista, che si sacrifica. Personalmente lo vedo a supporto di Lukaku”.
Chi preferisce fra Osimhen e Lukaku?
“Sono entrambi giocatori forti ed io li terrei tutti e due. Osimhen avrebbe dovuto mostrare più rispetto per il Napoli: si è consacrato con l’azzurro. Devi sputare l’anima per una maglia che ti ha dato tanto. Questa è l’unica cosa che gli imputo: avrebbe dovuto mettersi a disposizione della società, a prescindere da voci di mercato. Ha messo Conte in difficoltà, in un contesto dove c’è bisogno di creare entusiasmo”.
Lei a Napoli si è comportato proprio così: dando l’anima, in un periodo non felice. Oggi non è più così…
“Ho visto un documentario in cui mi aveva colpito l’intervista di Boskov, mio ex allenatore. I giocatori stanno cambiando: pensano più all’aspetto economico che alla passione. Oggi i social lo manifestano esplicitamente. Quel cambiamento, però, prospettato da Boskov, mi ha colpito. Oggi non ci sono giocatori legati alla maglia e rifiutano altri club. Purtroppo è un male del nostro calcio: chi ne fa le spese, sono i tifosi, le anime pulite di questo mondo”.