De Laurentiis annuncia: “Vogliamo acquistare il Maradona! Per il centenario siamo pronti a stupirvi”

Le parole del presidente del Napoli

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In occasione dell’evento di presentazione della partnership Napoli-Sorgesana oggi a Villa D’Angelo, torna a parlare Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, per la prima volta con la stampa dopo la presentazione di Antonio Conte: “Faccio un bilancio ultra-positivo di questi miei 20 anni di Napoli. Mi avevano detto che qui fosse tutto ingovernabile e invece abbiamo dimostrato che in questa città si può e si deve lavorare. Il Napoli non è più un club di passaggio. Abbiamo speso 150 milioni nell’ultimo calciomercato. Ma non sono impazzito: anche gli altri anni abbiamo speso. 150 milioni sono alla base di un cambiamento totale. Dovevamo rifondare dopo aver sbagliato tutto. E rifondare significa investire. Ma è stato grazie al nostro modello di sostenibilità che va avanti dal 2004, il Napoli resta l’ultimo modello che resiste ai fondi in questo Paese. Abbiamo vinto restando fedeli ai nostri valori. Siamo l’altra faccia della medaglia. Napoli oggi è “The place to be”, una città glamour. Oggi però parte una nuova fase, con nuovi investimenti per la consacrazione. Da qualche anno siamo diventati un club europeo a tutti gli effetti. Una parte sportiva, un’altra dedicata al marketing. Ma servono anche le infrastrutture. Ci sono due progetti: il centro sportivo per mettere insieme prima squadra e settore giovanile. Abbiamo chiesto al Comune di effettuare noi la bonifica di Bagnoli per non gravare sui cittadini. E vogliamo acquistare e riqualificare lo Stadio Maradona. Aspettiamo l’ok del Comune per l’acquisto, anche in vista degli Europei 2032. Vogliamo regalare alla città e ai napoletani un grande stadio. Se non ci sarà l’ok, andremo altrove. Senza fare polemica, ma il 2032 è vicino e non possiamo aspettare se vogliamo partecipare. A breve ci sarà il nostro centenario e siamo pronti a stupirvi. So che sono qui da 20 anni ma per me tutto è appena cominciato“, ha concluso De Laurentiis, visibilmente emozionato prima della chiusura.

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Fonte: Il Mattino 

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