L’edizione online de La Gazzetta dello Sport parla dei bomber della storia del Napoli:
Tre titoli di capocannoniere e mezzo in dodici anni rappresentano un fiore all’occhiello per il Napoli, per De Laurentiis e per un club che evidentemente si è specchiato nei suoi finalizzatori. Perché non c’è dubbio che il calcio sia un gioco e uno sport collettivo, non c’è dubbio – come spesso si dice – che avere una difesa affidabile sia il primo passo verso il successo, ma aver esaltato la squadra con gente come Cavani, Higuain, Mertens e Osimhen ha finito per dare un’impronta precisa al progetto.
Ecco perché ora tutte le attenzioni sono rivolte alla nuova sfida del presidente, che si è trovato per l’ennesima volta – com’era successo con Cavani e Higuain – a dover fronteggiare la partenza di un attaccante simbolo. E stavolta la scelta è caduta su un grande giocatore non più giovanissimo ma con una voglia intatta di essere ancora protagonista.
Tocca insomma a Lukaku. Tocca a lui ripagare Antonio Conte della fiducia illimitata che gli è stata dimostrata, tocca a lui ripagare il pubblico napoletano per averlo accolto con stima ed affetto, e tocca a lui confermare il tocco magico di De Laurentiis con i goleador. Un’altra sfida è appena partita.