Franco Carraro, ex presidente della FIGC, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“I vent’anni di presidenza di De Laurentiis sono stati assolutamente straordinari. Mi ricordo tutto, posso aggiungere che oltre che venire a Napoli per fare una riunione con Bassolino e la Iervolino, il presidente della Repubblica Ciampi chiese a me e a Petrucci ‘cosa succede a Napoli? Possiamo privare del calcio la terza città italiana?. Io risposi ‘Presidente, purtroppo le regole vanno rispettate e in questo momento non c’è soluzione’. Le regole son state rispettate per tutti, non solo per il Napoli.
La Federazione ha avuto ragione al 100% su tutte le cause fatte, son passati vent’anni e non farò i nomi delle persone che sulle spalle di Napoli e dei napoletani cercavano di speculare per fare i soldi. Molte delle persone che provarono a speculare oggi non ci sono più. Vent’anni dopo farei la stessa scelta perchè alla fine De Laurentiis è arrivato e bisogna riconoscere che lo stesso ha portato a Napoli e alla città di Napoli una solidità che in altri settori come la sanità e l’economia non c’è. Ritengo che il Napoli oggi abbia una solidità societaria che è invidiabile.
Farei esattamente ciò che feci e i fatti, non per merito mio, mi hanno dato ragione. Berlusconi ed il Napoli? All’epoca Berlusconi era Presidente del Consiglio, nel 2004 tutti erano preoccupati per il Napoli. Era una cosa che sul piano socio-economico rappresentava un evento drammatico. Quanto c’entrava la politica sull’ingresso di De Laurentiis a Napoli? Nessuno aveva la sensazione che arrivasse De Laurentiis. A Firenze, il sindaco andò a Montecarlo a trovare Della Valle per farlo venire alla Fiorentina. All’epoca Della Valle era in polemica con Berlusconi, ma la città di Firenze si diede da fare e lo fece arrivare.
Cairo? Quando andò al Torino non c’ero io a dirigere il calcio. Nessuno della politica pensava arrivasse De Laurentiis a Napoli, ma tutti erano felici che si arrivasse ad una soluzione. Il mio rapporto con Gaucci? Non gliela feci pagare per il caso Catania, ho avuto rapporti complicati con lui, ma io non avrei mai penalizzato una città come Napoli. Sono una persona non completamente deficiente, ma Gaucci voleva speculare su Napoli”.