A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabrizio Lucchesi, direttore sportivo del Taranto. Di seguito, un estratto dell’intervista:
Come procede la questione Taranto?
“E’ una situazione impegnativa ma ci sono grandi potenzialità perché è una bella realtà. Mi sto impegnando per fare del mio meglio. Abbiamo fatto la squadra all’ultima settimana di mercato. Il mio compito è quella di riequilibrarla finanziariamente, ma la piazza merita, e può dare tante soddisfazioni”.
Mandare Osimhen in Turchia a mercato chiuso è un miracolo?
“Sembrava un’operazione facile e scontata, ma quest’anno c’è stato un mercato molto ristretto e non c’era una grande disponibilità per spendere tanti soldi. Alla fine, come spesso succede, le operazioni più scontate sono quelle più difficili. La differenza in certe operazioni la fa il prezzo e la qualità del giocatore, e quando c’è quest’ultima, è più facile”.
Secondo lei quanto vale?
“Purtroppo le clausole sono state fatte apposta per mettere dei paletti, ma il prezzo lo fa il mercato. Se l’offerta è più bassa, o non lo vendi, o lo cedi a quello che propone il mercato. Talvolta capita di impuntarsi, come capitò alla Fiorentina con Toni che, alla fine, lo perse a zero l’anno dopo.
Qual è il valore di Osimhen?
“Non voglio insegnare niente a nessuno. Io penso che è meglio venderlo a qualcosina in meno, piuttosto che tenerlo scontento a casa, e ti è costato tantissimo di stipendio. Meglio darlo, e andare avanti, perché certe storie finiscono e si può ripartire”.
Per quanto riguarda il mercato italiano, qual è stato il vero colpo?
“Buongiorno sicuramente: è un giovane che però ha già dimostrato il suo vero valore e le potenzialità che può esprimere. Fra le squadre, la Juventus ha fatto molto bene: quando cambi tanto, ma rimani ad un livello alto, vuol dire che hai lavorato bene e puoi mantenere una tradizione vincente. Anche l’Inter ha lavorato bene ma Marotta ha fatto operazioni diverse: ha cambiato poco, ha migliorato ancora, ed ha puntato sulla continuità. Sono i due mercati migliori”.
Quale sarà la campionessa della C?
“Presto per dirlo, ma ho l’impressione che ci sia un po’ più di equilibrio. Non vedo una squadra che stravince ma vedo cinque sei squadre dal profilo alto che possono esprimere ottimo calcio. La storia dice, poi, che possono esserci delle performance inaspettate. La C ha questa caratteristica”.
L’Inter è ancora la squadra favorita?
“Inter e Juve hanno qualcosa in più, il Napoli può essere il terzo incomodo. Nel Milan c’è confusione, e va’ risolta presto. Le altre, sono tutte un passo indietro”.
Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Conte a proposito del mercato bloccato dalla mancata cessione di Osimhen?
“Conte ha ragione: la mancata cessione di Osimhen ha condizionato il mercato del Napoli in tutti i settori. Se hai un’operazione di cento milioni fermi, è un problema. Sono operazioni talmente rilevanti per il budget di un’azienda che non puoi non tenere conto dell’esito”.
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