La rapina a mano armata a Neres, con un orologio volato via in pochi attimi dopo Napoli-Parma di sabato sera, non ha fatto altro che aggiornare un triste elenco di situazioni poco piacevoli già vissute negli anni scorsi dai calciatori in maglia azzurra. Furti che accadono in ogni parte d’Italia, in effetti Napoli non è al primo posto delle poco piacevoli classifiche di settore. Ma accadono, purtroppo. E non sono nemmeno pochi. Partiamo dal lontano 2008, quando a dicembre venne rubato il Rolex da 25mila euro a Hamsik. Orologio prontamente ritrovato: “I tifosi hanno saputo come fare – disse Marek a un giornale slovacco – per loro i calciatori del Napoli sono come divinità. Vietato toccarli”. Alla moglie Martina fu pure rapinata l’auto, una Bmw X6, a Varcaturo, nella zona flegrea.
In principio, invece, fu Marcelo Zalayeta ad essere addirittura narcotizzato nella lussuosa villa sul lago di Averno che occupava durante l’esperienza napoletana nel 2009. I furti d’auto, sempre molto frequenti, sono iniziati con Andrea Russotto e Gaston Navarro (entrambi ritrovarono le rispettive macchine) per poi proseguire con Aronica e Fideleff. Furto in casa per Camillo Zuniga (e anche al termine di un allenamento a Fuorigrotta, era in auto con Duvan Zapata) e Federico Fernandez. A Valon Behrami furono rubati auto e orologio.
A destare scalpore fu, però, soprattutto la rapina del Rolex subita nel novembre 2011 a via Petrarca da Yanina Screpante, fidanzata dell’allora attaccante azzurro Ezequiel Lavezzi. Lo sfogo su twitter della giovane modella argentina creò momenti di grande imbarazzo al Pocho. “E poi dicono che in Argentina non c’è sicurezza. Mi hanno rubato l’orologio a mano armata”, chiudendo poi con un “Napoli ciudad de m….”.
Anche Soledad Cavani reagì male al furto nella prima abitazione napoletana del Matador, a Lucrino, avvenuto il 9 novembre del 2011. La moglie dell’uruguaiano non è mai più tornata in quella villetta ed ha preteso che la coppia cambiasse casa, andando a vivere in un parco residenziale del Vomero. Ma i delinquenti sono in agguato un po’ ovunque e così Soledad Cavani fu rapinata dopo pochi mesi a Fuorigrotta, non lontano dallo stadio San Paolo. Suo marito era impegnato alle Olimpiadi e a lei fu sottratto da due delinquenti in scooter un orologio Audemars Piguet del valore di circa 18mila euro (poi ritrovato in un sottoscala di via Tertulliano).
A febbraio 2016 Lorenzo Insigne fu rapinato in città, verso le 22.30, aggredito da due uomini in scooter che lo seguirono dopo cena, quando stava tornando a casa. Lungo viale Gramsci, in mezzo al traffico, minacciandolo con una pistola puntata al volto, fermarono la Bmw dell’ex fantasista azzurro, che era assieme alla moglie Jenny e ad alcuni amici, rubandogli 800 euro in contanti, due bracciali con diamanti e un Rolex. I rapinatori si dileguarono per le strade del centro, ma prima di scappare uno dei due avrebbe detto al fantasista: “Dedicami un gol la prossima partita”.
Ottobre 2018: Milik viene rapinato di un Rolex modello Cronograph Daytona del valore di circa 8mila euro: “Non è vero che mi hanno puntato la pistola addosso – disse -: è bastato che mi bussassero al vetro della macchina. D’ora in poi comprerò orologi di plastica”
Novembre 2019: prima l’intrusione nella villa di Allan, svaligiata, poi il danneggiamento dell’auto del centrocampista polacco Piotr Zielinski. Dopo aver infranto il finestrino dal lato passeggero i ladri portarono via lo stereo e il navigatore. Ad accorgersi del furto la moglie del calciatore, Laura, che con la macchina, una Smart, era andata alla spiaggia di Varcaturo, poco distante da casa. Tornata all’auto, l’amara sorpresa.
Ottobre 2021: auto sottratta al centrocampista Diego Demme. La vettura del calciatore tedesco, una 500 Abarth, era parcheggiata nel quartiere di Posillipo ed era in quel momento in uso alla moglie. Poi, dopo qualche giorno, sparisce anche la Panda di Luciano Spalletti, con tanto di striscione comparso davanti allo stadio Maradona. “Spalletti la Panda te la restituiamo, bast ca te ne vaje”. La firma in calce: ‘o mariuol.
Nel novembre 2022 prima viene rubata l’auto di Kvaratskhelia nella zona di Pozzuoli (ritrovata dalla Polizia nella stessa giornata, non lontano), quindi dopo qualche ora fu portata via dai ladri la Fiat 500 della moglie di Kim Minjae posteggiata in strada in zona Posillipo.
La stessa disavventura di neres a napoli la visse Castillejo a Milano. L’esterno spagnolo era in auto fu avvicinato da due rapinatori che, con l’arma in pugno, si fecero consegnare un prezioso orologio. Terrore per Theo Hernandez: non era in casa, ma la serata che hanno passato la compagna e il figlio (allora di 6 mesi) due anni fa non è stata affatto piacevole. Loro, al contrario del difensore milanista, si trovavano nella villa di Cassano Magnago quando una banda di malviventi è entrata a svaligiarla, intorno alle 21. I banditi andarono via portandosi via una refurtiva molto cospicua. A Mauro Icardi la rapina fu fatta nei pressi dell’Arena Civica di Milano, da due individui a bordo di una moto da cross. L’argentino aveva appena parcheggiato il suo Hummer e, con una pistola davanti al volto, fu costretto a cedere l’orologio di marca Hublot.
Nel novembre 2015, il centrocampista olandese del Milan ebbe una spiacevole esperienza nella sua villa a Robecco sul Naviglio. Tre uomini con il passamontagna fecero irruzione nell’abitazione, armati di coltello, mentre Clarence era in compagnia della moglie, la figlia e una cameriera. Seedorf fu obbligato ad aprire la cassaforte, consegnando denaro contante e gioielli per un valore complessivo di circa 110mila euro.
Il benvenuto nella nuova casa a Torino fu terribile per Angel Di Maria. L’argentino avrebbe dovuto trascorrere la serata in compagnia di Vlahovic e dei suoi parenti. Ma tre criminali provarono a introdursi nella villa del Fideo in zona Gran Madre. La vigilanza privata notò movimenti sospetti e chiamò la Polizia: finì con un arresto. Bonucci non accettò di piegarsi alle richieste di un uomo che, dieci anni fa, gli puntò una pistola all’altezza del viso. Leonardo era appena uscito da un concessionario e, alla richiesta di sfilarsi l’orologio, rispose con un pugno all’aggressore. Il gesto bastò per far saltare i pieni di quest’ultimo, che subito fuggì in moto con un suo complice. Martedì 30 ottobre 2019, 21.30 di sera. Claudio Marchisio aveva da poco finito di cenare, quando quattro uomini muniti di passamontagna, pistole e cacciavite entrarono nella sua casa di Vinovo. L’ex centrocampista e la moglie Roberta, minacciati con le armi, furono costretti a cedere gioielli e orologi. Rugani e la moglie non ne potevano più: dopo l’ennesimo furto si lamentarono dell’ennesima effrazione in casa sui social.
A Roma non hanno avuto pietà: svaligiate negli anni le case di Zaccagni, Smalling (due volte, la prima tenendolo in ostaggio), Lamela, Gervinho, Dzeko, Zalewski, Nainggolan, Menez,
Il caso dell’ex centrocampista Valon Behrami è ben più complesso. Lo svizzero ha raccontato di aver lasciato Napoli perché fu oggetto di ripetute minacce, legate alla denuncia che Valon indirizzò nei confronti di un uomo. “Ero in macchina e fui accostato da due uomini, che ruppero il finestrino per poi mettermi una pistola alla testa. Volevano il mio orologio, ma sono riuscito a riconoscere il volto di uno dei due”. Dopo aver identificato il ladro negli uffici della Polizia, però, Behrami ha ricevuto numerose intimidazioni dalla famiglia del colpevole.
Fonte: Gazzetta