Il commento di Carratelli: “La vittoria non deve illudere, il Napoli deve crescere con i nuovi acquisti”

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Cancellata la vergogna di Verona da una settimana di confronto, discorsi franchi e orgoglio sollecitato. Va in campo un Napoli che ha ancora problemi, è incerto, subisce e contrattaca (5-4-1). Basta per battere il Bologna al Maradona, addirittura con largo punteggio (3-0). Kvaratskhelia protagonista. Lancia Di Lorenzo per aprire la partita nel recupero del primo tempo, timbra il raddoppio nella ripresa. Il terzo gol è di Simeone nel recupero finale, assist di Neres.

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La vittoria non deve illudere. Il Napoli deve crescere soprattutto con i nuovi acquisti, Lukaku e McTominay in testa. Deve diventare una squadra solida e affidabile.

Il Bologna ha fatto inutilmente la partita, possesso-palla (61-39), pressione alta costringendo il Napoli nella sua metà campo, ma è stato poco incisivo (2 tiri in porta a 5), non ha impegnato mai Meret pericolosamente.
Il Napoli si abbassa con Mazzocchi (raddoppiando su Ndoye) e Olivera. Arretrano Lobotka e Anguissa sotto la pressione offensiva del Bologna. Il Napoli difende con affanno, ma non crolla.

E’ il Napoli ad avere le migliori occasioni per segnare. Ne spreca due Raspadori a inizio di partita. Kvara di testa colpisce l’incrocio (42′). Sfonda Di Lorenzo al quarto minuto di recupero del primo tempo sull’assist di Kvratskhelia.
Il Bologna si avventa in attacco anche nella ripresa. Lobotka e Anguissa fanno i difensori aggiunti. La squadra petroniana preme inutilmente. Italiano cambia gli esterni (62′): Odgaard per Orsolini e Karlsson per Ndoye. Ma il Napoli colpisce ancora con Kvaraskhelia (75′). Il Bologna si inginocchia.
Conte si concede poche sostituzioni: Spinazzola per Mazzocchi (77′) e Neres per Politano (88′). Debutta l’ala brasiliana del Benfica. Nel finale, il Napoli costruisce qualche buon opportunità e va ancora a segno con Simeone (94′). Neres gli offre la palla-gol.
Il Napoli è stato una squadra di lottatori come vuole Conte. In affanno, con molto disordine, ma reggendo l’urto del Bologna senza nessun pericolo per Meret (30′ uscita su Castro, unico intervento di rilievo).
La vittoria vale per rasserenare squadra e ambiente. Ma ci vuole altro. Si pensa a un futuro diverso, a un Napoli rivoltato e rinvigorito a centrocampo. I protagonisti dello scudetto sono ormai evaporati. C’è bisogno di grandi novità. Andando a segno i colpi per prendere lo scozzese Gilmour e l’inglese McTominay, avremo un centrocampo tutto nuovo trattenendo Lobotka.

Il resto dovrà farlo il lavoro di Conte alla scommessa più alta della sua carriera con Lukakuku e Neres già in azzurro. C’è bisogno di un nuovo motore dove nasce il gioco e si orientano le partite. Tre difensori. A centrocampo Gilmour, Lobotka e McTominay. Due esterni di gamba. Kvaratskhelia dietro Lukaku. E un Neres da piazzare convenientemente. Un 3-5-2 possibile. O un altro modulo come piace a Conte, però con gente nuova e determinata.

 

Di Mimmo Carratelli

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