«Billy è un giocatore unico»

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Billy Gilmour vive a Londra da quando ha 15 anni e Wembley è sempre stato un sogno. Quella sera di giugno però diventa realtà: titolare con la sua Scozia contro l’Inghilterra all’Europeo 2020, è la notte in cui Billy si prenderà la scena internazionale.

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Finirà senza reti ma per lui sarà il vero inizio della scalata: chiuderà con 76 minuti giocati, 40 passaggi completati e una precisione del 90.9%. I riflettori si accendono, soprattutto quelli di Roberto De Zerbi che lo incontrerà qualche mese più tardi proprio in Premier.

Nel 2021/22 si trasferirà in prestito al Norwich City. Non fa male, ma non è lì che troverà il suo futuro. Al rientro, un altro allenatore deciderà per lui: Tuchel gli comunica che non è nei suoi piani e va al Brighton.
L’incontro con De Zerbi ne risolleverà le sorti: non è un colpo di fulmine, ma l’allenatore italiano ne scopre via via sempre più le qualità. Gilmour diventa inamovibile: 17 presenze il primo anno, che diventano 41 nella passata stagione in tutte le competizioni.
Centrocampista di quantità e qualità, cresce nella coppia di mediani che sorreggono il 4-2-3-1 di De Zerbi.
Anche per questo il ds Manna, come riportato da ilmattino, se ne innamora e lo trova perfetto per il nuovo Napoli di Antonio Conte. «Billy è un giocatore unico» dirà di lui l’allenatore italiano dopo il 4-2 al Tottenham della passata stagione. E poco importa se i 170 centimetri lo portano distante dai cardini del mediano nel calcio moderno, perché l’ordine che Gilmour regala alla manovra delle sue squadre basta a qualsiasi allenatore.
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