Il parlar chiaro è fatto per gli amici e le parole di Antonio Conte alla vigilia di Verona-Napoli sono arrivate dritte come un colpo di pistola: «Mi aspettavo qualcosa di diverso», «Dobbiamo ricostruire», «Siamo all’anno zero».
«Non si può dire che Conte non sia stato chiaro» le parole dello scrittore Maurizio De Giovanni. «Del resto stiamo vivendo una aberrazione: un mercato aperto per le prime tre giornate di campionato e un mercato dalla terza in poi quando le liste saranno chiuse. La speranza è che a mercato chiuso Conte abbia la squadra che desidera. Conte è stato chiaro – continua – al momento questa è una squadra da decimo posto. Considerando Rafa Marin un comprimario di fatto è deficitario anche il settore ingressi».
La cosa che più colpisce De Giovanni è «aver visto un Conte triste. Non ho visto ottimismo. Questo non vuol dire che la società non stia operando al suo meglio. Il mercato è complesso ma il messaggio che ha mandato Conte è si una chiarezza disarmante». Capitolo Osimhen. Come è possibile che una cosa considerata geniale lo scorso anno adesso sia diventata un problema? «Evidentemente – risponde lo scrittore – qualcosa è saltato altrimenti sarebbe un atto autolesionistico perché il Napoli era certo di venderlo. Ma siccome la vita ci pone di fronte delle sceneggiature più incredibili della mente umana, ecco che l’infortunio di Gonçalo Ramos riapre seriamente la pista Osimhen al Psg».
Fonte: Il Mattino