Conte in CS, scrive la Gazzetta: “”Col mercato bloccato è complicato. Speravo di trovare una situazione migliore”
Il tecnico azzurro parla alla vigilia della gara in casa del Verona e manda un messaggio chiaro all'ambiente: "Siamo all'anno molto vicino allo zero, ma ciò non significa che ci è passato l'entusiasmo. Anzi, io sono più cazzuto di prima"
A Verona, con il debuttante Kvaratskhelia protagonista (un gol e un assist), due anni fa al debutto in campionato era iniziata la cavalcata del Napoli verso l’ultimo scudetto. Ma domani la musica è diversa, perché nulla è cambiato a livello di organico rispetto alla prima in Coppa Italia di domenica scorsa al “Maradona” contro il Modena. Con l’aggiunta, per Antonio Conte, di qualche problemino per Buongiorno. “Ha avuto una distorsione giovedì a inizio allenamento, faremo delle valutazioni, ma è migliorato tanto e poi decideremo”. Ma le difficoltà sono altre: “C’è il tranello grosso di due anni fa (lo scudetto, ndr) che confonde le idee e butta tanto fumo negli occhi alla gente. La realtà dei fatti è diversa”.
Lavori in corso, insomma, a Castel Volturno, perciò il tecnico del Napoli predica prudenza: “Stiamo lavorando da più di un mese, quello che stiamo facendo sicuramente mi soddisfa. Ho trovato ragazzi che hanno voglia di lavorare e di crescere singolarmente e questo mi aiuta e mi dà entusiasmo. La situazione è molto complicata e mi dispiace perché è una situazione bloccata. Non posso dire altro“.
Il mantra di questo inizio di stagione quale deve essere, insomma, per Conte? “Quello di dare il duecento per cento, dobbiamo capire che tutti dovremo andare oltre i nostri limiti perché è un momento molto critico per il Napoli. Il presidente ha parlato di ricostruzione e gli do ragione, c’è bisogno di una una ricostruzione totale, dalle fondamenta, perché se si mettono sul mercato dieci-dodici giocatori, significa che c’è una ricostruzione in atto, e come tutte le ricostruzioni ci vuole tanta pazienza ed umiltà, anche da parte dell’ambiente stesso. C’è bisogno che tutti capiscano che devono dare più degli anni passati. Lo devono comprendere anche i tifosi”.
Sul caso-Osimhen non gira troppo intorno alla questione: “È una situazione trovata e che verrà affrontata dal club, ma noi dobbiamo avere come monito che il decimo posto dell’anno scorso non è stato frutto di un caso, di sfortuna. Siamo all’inizio di questa ricostruzione, oggi non mi sento di fare pronostici. Dico solo che sarà un’annata in cui dovremo prepararci a soffrire tutti insieme. Mi aspettavo una situazione migliore di quella che ho trovato, pensavo di trovare sorprese positive, ma ho avuto difficoltà a trovarne”
.Difficile fare paragoni con altri club: “Là ci sono situazioni consolidate. Qui siamo all’anno molto vicino allo zero. Non mi spaventa, però è meglio essere chiari. Ci vorrà un mese, sei, un anno, due o tre, non ve lo so dire adesso”. Nota dolente, poi, quella del mercato: “Sappiamo di dover fare attenzione agli ingaggi ed ai costi, in un Napoli che è senza coppe. Dobbiamo cercare di trovare soluzioni per tamponare. Non possiamo pensare di fare tutto in una sola sessione di mercato, c’è troppo da fare. Stiamo facendo solo prestiti, soldi non ne entrano, c’è una situazione bloccata che tutti conoscete. Ciò non significa che ci è passato l’entusiasmo, anzi io sono più cazzuto di prima”.
E poi, non parliamo di tattica per ora: “L’anno scorso seguivo il Napoli, ricordo che si parlava di 4-3-3, 4-3-3… e poi è arrivato il decimo posto”.
Fonte: Gazzetta