Anellucci: “Con la cessione di Osimhen il Napoli concretizzerà affari già messi in piedi”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa. Di seguito, un estratto dell’intervista :

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Ieri, il procuratore di Dovbyk ha ufficializzato il trasferimento alla Roma: che colpo è?

“È un buon acquisto, il giocatore è già arrivato a Roma: a me, personalmente, non piace moltissimo, è un giocatore statico, ma i giallorossi avevano necessità di un giocatore in attacco viste le uscite di Lukaku e quella probabilissima di Abraham. Gli attaccanti vanno visti nel biennio, staremo a vedere. Ci sono tanti attaccanti che, al primo anno, fanno faville, e al secondo anno va tutto storto”. Conte richiede tipologie diverse per il centravanti: Lukaku è il suo centravanti preferito, rispetto ad altri. I fatti daranno ragione all’allenatore del Napoli. Spero, e lo sperano anche i tifosi del Napoli, che sarà così”. 

Le amichevoli estive valgono poco, ma la difesa inviolata è un dato importante. 

“La prerogativa di Conte è quella di non prendere gol e, ancor prima che firmasse, si pensava che avrebbe, da subito, messo mano in difesa. Ha voluto subito Buongiorno, per esempio. La sua cultura è quella di non prenderle. Come Fabio Capello al Milan. È un altro tipo di calcio, certo, ma ha sempre portato successi alle italiane ed alla nazionale: tutti ci chiamavano catenacciari, ma eravamo solo più intelligenti. Le partite si vincono così. Lo spettacolo si vede al teatro, per il calcio serve concretezza”. 

Per il momento, c’è un mercato incompleto: si rischia di svilire il lavoro di Conte?

“L’uscita di Osimhen farà effetto domino: il Napoli chiuderà affari che ha già messo in piedi. Non credo che a Conte che stia bene il mercato che, fin ora, è stato fatto. Stanno lavorando sotto traccia per alcuni giocatori e, quando sarà, si chiuderà. Sicuramente arriveranno due centrocampisti”. 

Chi sarà il portiere titolare della prossima stagione?

“Credo che il portiere del Napoli sarà Caprile, per me è il futuro portiere della nazionale, ha fatto una crescita enorme, come personalità, come fisico. L’ho seguito spesso, ed è cresciuto tantissimo. Non credo sia così scontato che Meret sia il titolare. Queste sono mie sensazioni”. 

Qual è il futuro di Meret?

“Non so. Se un’agente spinge, significa che ha già la squadra. Se sta tranquillo, non c’è nessun interesse. Vedi Di Lorenzo: le tante squadre che lo cercavano, poi, si sono defilate perché dipende dalla volontà del giocatore. Il problema è quando dici che ci sono tante squadre che cercano un tuo assistito e poi alla fine non c’è nessuno. Bisogna essere lineari. Anche nel metodo di fare le trattative, anche nelle discussioni, nei litigi, perché ciascuno di noi fa il proprio gioco: io alzo la mia asticella di richieste, e il club cerca di abbassare. Il tutto è teso per accontentare le parti”, 

Milan prende Abraham in prestito: è un calciatore che valeva tutti quei soldi?

“Uguale per Belotti: valeva i cento milioni che chiedeva Cairo? Abraham è un giocatore che, fossi un dirigente, non lo prenderei mai, però evidentemente a Fonseca serve un tipo di giocatore simile. È un attaccante che conosce il campionato, visto che è al terzo anno in Italia. Il Milan ha fatto un investimento importante per Morata, anche per Pavlovic in difesa, evidentemente il suo arrivo in prestito fa capire che non ci sono molti fondi in cassa”, 

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