Bloccata l’operazione con il Psg, adesso spunta un nuovo scenario. Ma la trama è tutta da costruire
FRONTE PSG. Detta così, sembra facile. Il fatto, però, è che l’eventuale operazione al momento è più che altro un ragionamento venuto fuori nel corso dei colloqui per l’affare Lukaku-azzurro: la priorità del club di De Laurentiis è incassare oltre 100 milioni dalla cessione di Osimhen, se cessione deve essere, mentre quella del Chelsea finora è stata l’acquisto di Omorodion. Il Napoli, tra l’altro, vive questa storia con una certa serenità, nel senso che se il Psg non arriverà a offrire ciò che Adl chiede, alla fine Osimhen resterebbe al suo posto onorando il contratto fino al 2026. Verso la fine del ritiro di Dimaro, tra l’altro, sembrava che l’orizzonte parigino fosse prossimo alla schiarita: Victor aveva accettato, l’ingaggio sarebbe stato all’altezza dei 10 milioni attuali e avrebbe anche giocato la Champions. Poi, però, qualcosa è cambiato: le contropartite tecniche offerte da Parigi per limare la cifra finale non sono state accettate e la richiesta economica è stata ritenuta eccessiva. Tutto da rifare.
IDEA E OSTACOLI. E così, il Chelsea. Considerando i problemi per arrivare e Omorodion e la voglia di Lukaku di tornare da Conte, gli inglesi e il Napoli hanno ricominciato discretamente a ragionare sulla possibilità di mettere in piedi un’operazione con Rom e Osi. Una storia da definire e disegnare, nonché molto difficile per la portata economica: a Londra hanno inaugurato una nuova politica sugli ingaggi e lo stipendio di Victor sfonda il salary cap; e per di più l’ipotesi di aggiungere una sostanziosa parte cash è da escludere. Estremamente intricato, al momento, è anche pensare a uno scambio di prestiti, considerando che entrambi i giocatori hanno il contratto in scadenza nel 2026 (dovrebbero prima prolungare): appena un’ipotesi paracadute di fine mercato. Cose di fine agosto.
Fonte: CdS