Intervistato in esclusiva da Libero, Maurizio Pistocchi ha commentato così le polemiche sull’aumento dei prezzi di DAZN: “Cifre che rappresentano la situazione limite alla quale si è arrivati in un sistema calcio in cui i ricavi complessivi della serie A sono nettamente inferiori alle uscite. Diciamo il 33% in meno. In ogni grande azienda si dovrebbe parlare di fallimento, no?. Sky stava offrendo un prodotto di qualità quando aveva tutte le partite. I commenti e le trasmissioni erano e restano oggettivamente ottimi. Ma nel 2021 ha lasciato a Dazn le esclusive tenendosi tre partite. Un errore? No, in questi anni ha sistemato i conti economici e puntato tutto sulla Champions League, il tennis o la Formula 1. Forse non ha sbagliato strategia”.
“Intanto ha contratto i suoi investimenti per i diritti del calcio abbassando il pagamento annuo da un miliardo di euro a 900 milioni. Ma se i conti non tornano e ci si accorge che in redazione ci sono troppi giornalisti, cosa accade? Che i prezzi per bonificare le perdite vengono alzati a dismisura, come mi ha accennato lei, e 14 giornalisti rischiano il posto” ha continuato il giornalista sportivo.
Poi Pistocchi ha aggiunto: “Dazn francese ha fatto l’unica cosa intelligente per aumentare l’interesse degli appassionati che vogliono sottoscrivere un abbonamento: far pagare meno le partite in tv invece che alzare i costi. È una elementare legge del mercato”.
Chiusura di Pistocchi con una considerazione sulla pirateria: “Un’indagine fatta da una commissione della Comunità Europea in tema di pirateria ha rilevato che l’Italia è un Paese nel quale questo problema è minore. Solo che a questi signori fa comodo dare la colpa del collassante sistema calcio ai pirati”.