Tifosi e compagni, Di Lorenzo coinvolge tutti durante la conferenza

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I TIFOSI. Giovedì, appena è entrato allo stadio Patini, la gente ha cantato per lui. «Sono felice di aver trovato il solito entusiasmo anche dopo questa vicenda, ci speravo, ma posso capire che una parte dei tifosi possa avere un po’ di rancore nei miei confronti. Che possa sentirsi ferita: bene, ce la metterò tutta per riconquistare la loro fiducia attraverso le prestazioni. Come dice Conte, bisogna parlare poco e dimostrare con i fatti. Starà a me, riconquistare le persone che sono ancora un po’ arrabbiate con me. Ci aspetta una stagione molto difficile, ma abbiamo tutti voglia di riportare il Napoli dove merita. E daremo il massimo». Poi, i fischi con il Lecce del 26 maggio, al momento della sostituzione: «Un dispiacere, certo, ma i tifosi sono liberi di fischiare e applaudire».

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L’ORGOGLIO. Finale dedicato alla squadra e ai compagni: «Non ho mai avuto problemi con loro e non mi sono mai sentito scavalcato. Ho trovato massima disponibilità e sono felice: gli allenamenti sono duri ma con criterio, ed è il metodo giusto».

Parentesi sul ruolo e sulle rivincite: «Posso agire da braccetto o da quinto, deciderà Conte in base alle partite, io sono pronto. Ho voglia di zittire quelli che si sono permessi di andare oltre con qualche commento e qualche dichiarazione, ma preferisco parlare poco e dimostrare sul campo. Ho 30 anni e non mi sento vecchio, anche se dopo l’ultima stagione sembra che per voi non abbia più gamba, più forza, più niente…».

 

Fonte: CdS

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