Il giornalista Sky Francesco Modugno a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre ha parlato delle trattative e delle mosse di mercato del club azzurro: “Il Napoli sta pensando a movimenti in linea mediana per varie necessità. Innanzitutto, c’è Gaetano che andrà via perchè ha bisogno di giocare, ci può essere una soluzione come il Cagliari o il Parma. La valutazione è importante, intorno ai 12 milioni, ma si può andare a discutere sulla somma: i bonus possono aiutare a trovare equilibri e compromessi. Cajuste è un profilo che piace sicuramente alla Fiorentina, il Napoli vuole monetizzare e non darlo solo in prestito o con diritto di riscatto, ma con una formula differente: l’idea è di fare cassa cedendolo a titolo definitivo, per poi investire questi soldi su due profili, che sono quelli di Brescianini e Gilmour. Il calciatore del Frosinone è duttile, ha gamba, fa il mediano e l’esterno: può essere l’uomo giusto per Conte, considerando che anche Gianluca Gaetano è in uscita. Gilmour è scozzese, lo conosciamo meno, ma dicono somigli molto a Lobotka: rappresenterebbe un’alternativa allo slovacco, per caratteristiche. Ngonge esterno? E’ un’idea in stato embrionale che sta prendendo corpo in Abruzzo. Con la cessione di Lindstrom è ormai ufficiale e il Napoli valuta qualche profilo che può interessare sulla trequarti, ma l’allenatore cerca anche di capire su chi poter contare in altri ruoli. Si prova a sperimentare ed è giusto farlo in ritiro. Questa idea può apparire un po’ forzata, perché siamo abituati a vedere Ngonge in altre posizioni, ma potrebbe fare l’esterno a tutta fascia al posto di Mazzocchi o Di Lorenzo. Vanno verificate gamba e capacità organica, perché c’è una fase di non possesso che richiede applicazione e sacrificio, equilibri differenti. In fase offensiva, invece, potrebbe esprimere il massimo del suo potenziale e della sua velocità. Potrebbe starci. Sarebbe un Ngonge alla Perisic, che era una seconda punta, un esterno offensivo, poi evolutosi ad esterno a tutta fascia con Conte: ipoteticamente, può starci un riferimento di questo tipo. Questa idea, però, può anche morire a Castel di Sangro”