A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Minervini, giornalista e vicedirettore di tuttoNapoli.net: “Conte ha avuto un effetto incredibile, ci ha catapultati in un nuovo anno, con la convinzione di poter lottare per lo scudetto e, soprattutto, ridando vitalità al progetto. Il presidente De Laurentiis gongola e questo ci fa capire come abbia compreso i propri errori, avendo puntato sul migliore tecnico su piazza. Ancora una volta, sta avendo ragione lui. C’è stato già qualche segnale nella conferenza di presentazione. Ho visto un De Laurentiis che avrebbe voluto intervenire, ma non l’ha fatto. C’è qualche frase che ogni tanto lancia, ma significativa. Parla di risemina e poi afferma che sono i suoi collaboratori a riseminare. Un De Laurentiis che ha smesso di parlare in prima persona, affidandosi a personalità che hanno bisogno di essere indipendenti. Una figura come Oriali non c’è mai stata. Rappresenta una svolta epocale per la gestione di questo club. La sua storia parla per lui ed averlo nel Napoli significa tanto. Abbiamo vinto uno scudetto ma ora stiamo strutturando il club, con un progetto che prevederà anche di ripartire dai giovani con l’Under 23. Il mercato dello scorso anno è stato oggetto di discussione. Il campo ha dato i suoi verdetti, inappellabili. Nella stagione dello scorso anno nessuno era giudicabile, naturalmente, ma vi erano le aspettative dello scudetto. Ciò detto, Buongiorno è stato acquistato con un anno di ritardo. Lo stesso Natan avrebbe dovuto essere inserito al fianco di un giocatore come l’ex Torino. Lindstrom, inoltre, non era il calciatore adatto ad un tecnico come Garcia. Simeone sa che anche quest’anno non avrà molto spazio e può avere mercato. Cheddira è affamato, ha quella cattiveria che Conte esige. Dunque, si può monetizzare con Simeone e far crescere Cheddira, prodotto della gestione De Laurentiis. L’obiettivo è tornare in Champions ed è raggiungibile. I valori della rosa restano immutati e l’aspetto motivazionale è tutto nello sport. Poi, non avendo le coppe e potendo beneficiare della gestione di un tecnico che migliora ogni calciatore che allena, le prospettive sono buone. Se ci saranno ulteriori operazioni di mercato, come Neres, di cui si parla nelle ultime ore, ed Hermoso con un bel centrocampista, gli azzurri potrebbero anche dar fastidio all’Inter. Su Lukaku vanno fatti due discorsi. Il mercato, stagnante, dei bomber fatica ad offrire degli attaccanti affidabili. Si pensa che Gyokeres possa essere un crack, ma a che cifre? Per un club che punta a tornare in Champions si può pensare a Lukaku, compatibile agli obiettivi e le possibilità dei partenopei. Il belga è uno che fa la differenza. Poi, c’è Conte e per lui Romelu si butterebbe nel fuoco. Ha detto no a tutti, aspettando il Napoli. Questo vuol dire tanto, avrà fame. Certo, dal modus operandi del Napoli mi sarei aspettato che fosse affiancato da una promessa. Bisogna anche considerare che, con Conte, Raspadori non sarà alternativo a Lukaku. Giacomo potrà essere impiegato da trequartista, dove può fare molto bene. In alternativa, andrebbe ceduto. Scambio Raspadori-Chiesa? Sono favorevole a questa operazione. Per quello che è il momento attuale e temo che Raspadori possa fare molto bene in bianconero. Tuttavia, Chiesa-Kvara-Lukaku sarebbe tanta roba. Chiesa esterno destro? In un 3-4-2-1 faccio fatica a vederlo lì. In un calcio così dispendioso si disperderebbero le sue qualità. Questo ragazzo ha tiro, qualità, corsa. Gimour? Un giocatore molto dinamico, abituato a pensare veloce. Ha avuto un maestro come De Zerbi che impone un certo tipo di calcio. Rispetto a Lobotka può garantire una variante. Bisognerà anche capire come lo slovacco si adatterà al nuovo assetto di gioco. Il Napoli, difatti, dovrà affidarsi a quelle che siano delle alternative tattiche, a giocatori che, entrando, possa garantire qualcosa di diverso“.