Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha dettato le sue regole. E non solo in campo. Se ne sono accorti calciatori, dirigenti e procuratori nel ritiro di Dimaro Folgarida. Scrive La Repubblica: “Con Antonio Conte è cambiato tutto. Prima di lui – quando c’era Calzona e la squadra era ormai in caduta libera – regnava l’elasticità e le regole erano diventate meno rigorose. Liberi tutti o giù di lì, rispetto facoltativo degli orari, tanti mal di pancia e spogliatoio in subbuglio. Poi è arrivato Conte e nello spogliatoio è avvenuta una rivoluzione a 360 gradi, che ha coinvolto sia la squadra che i dirigenti. Una media di 6 ore di allenamento al giorno, sfiancanti ripetute sui giri di campo, esercitazioni tattiche blindate. Pare addirittura che Antonio Conte ascolti gli audio dei video highlights degli allenamenti che il Napoli diffonde alla stampa, per assicurarsi che non si senta niente che lui non voglia far uscire fuori dei suoi dialoghi con i giocatori. Nella rivoluzione, come si diceva, sono coinvolti i dirigenti: De Laurentiis si è fatto vedere pochissimo e non era neanche alla presentazioni. I dirigenti non possono neanche entrare nella sala da pranzo dedicata ai calciatori. Il menù è super controllato e solo una volta la squadra ha mangiato in malga, nel pomeriggio libero in cui è stato concesso di lasciare l’Hotel. Ma rispetto al passato si è notata l’assenza totale dei procuratori a Dimaro, dove in passato c’era viceversa un continuo via vai”.