Gli allenamenti di Conte sono “leggenda”, non si sa quanto metropolitana, ma anche le sue regole, ferree e uguali per tutti sono note nell’ ambiente. Ieri sera, per esempio, quando patron De Laurentiis è arrivato in ritiro, i calciatori erano già tutti nelle propria camera. Su La Repubblica si legge: “Tutti a letto presto, per recuperare nel miglior modo dagli sforzi sostenuti. Conte non ammette deroghe di alcun genere e ha chiesto agli organizzatori di anticipare di un’ora (dalle 21 alle 20) gli appuntamenti serali previsti nel corso del periodo di preparazione a Dimaro, tra cui il tradizionale gran galà per la presentazione ai tifosi in piazza della nuova squadra. Di giorno si lavora tanto e per questo di notte i giocatori hanno bisogno di ritirarsi più presto del solito nelle loro camere. Blindata la porzione di hotel in cui cena la squadra, che è off limits persino per i dirigenti. A tavola è l’unico momento di relax e il tecnico ci tiene a garantire la giusta privacy per il gruppo. È un ritiro old style, monastico, in cui non sono previsti vertici di mercato e nemmeno le consuete incursioni dei procuratori. I giocatori devono infatti concentrarsi solamente sul lavoro atletico e tecnico che hanno cominciato sul campo. Tanta corsa e prime esercitazioni con il 3-4-2- 1, oscurate fin dal secondo giorno in Val di Sole alle telecamere. Conte ha i suoi metodi di lavoro e non intende metterli neppure metaforicamente in piazza”.