Il cambiamento in difesa è evidente. Non riguarda solo gli uomini. E’ la tipologia degli elementi che è cambiata, a prescindere da altri arrivi. Scrive La Gazzetta dello Sport: “Marin e Buongiorno portano muscoli e centimetri al reparto. In più sono giovani e affamati, pronti ad alzare il muro davanti a Meret. E Conte aspetta anche Olivera, che trasformerà in difensore centrale proprio come ha fatto Bielsa con l’Uruguay, con ottimi risultati. La difesa, poi, verrà supportata dal lavoro degli esterni: se Di Lorenzo è la certezza, Spinazzola si candida come altro colpo da 90 dell’estate. Preso a parametro zero e messo sotto contratto con un biennale da appena 1,8 milioni a stagione, Spina resta uno dei migliori interpreti del ruolo. Certo, ha avuto problemi fisici negli ultimi anni, ma se sta bene può fare la differenza. Conte ci crede ciecamente, per questo ha spinto per il suo arrivo. Per ridare equilibrio al Napoli e accelerare il passaggio dalla linea a 4 alla difesa a 3 (o a 5 se preferite): scegliendo gli interpreti giusti, già cultori della materia. Come Buongiorno, il nuovo pilastro del Rinascimento azzurro.”