Buongiorno sul podio degli acquisti più cari dell’era De Laurentiis
L'ex capitano del Toro ha scalzato nella particolare classifica Lozano ed Higuain
Il difensore pagato a peso d’oro. Un Buongiorno così non si è mai visto nella gestione De Laurentiis. Il giocatore ormai ex Torino in predicato di trasferirsi armi e bagagli al Napoli sarà il secondo acquisto più costoso in 20 anni dell’era del produttore cinematografico nel mondo del calcio. Il primo in assoluto per quanto riguarda il pacchetto arretrato. Per acquisire il cartellino del 25enne ex capitano granata, infatti, Adl sarà costretto a versare nelle casse del Toro qualcosa come oltre 40 milioni di euro (considerando anche i bonus). Mai nessun difensore è costato tanto. Non solo.De Laurentiis non si era mai spinto a tanto neppure per gli attaccanti che godono di un mercato oggettivamente diverso. L’unica eccezione è stata Osimhen che ancora guida la lista degli acquisti più costosi in 20 anni di gestione DeLa con il suo trasferimento dal Lille costato quasi 50 milioni di euro (47,5 per la precisione). Al secondo posto ecco che spicca proprio Alessandro Buongiorno.
L’operazione è stata virtualmente conclusa e Buongiorno ha scalzato in un colpo solo sul secondo gradino del podio Hirving Lozano, prelevato dal Psv dietro il pagamento di poco meno di 40 milioni e lo stesso Gonzalo Higuain giunto alle falde del Vesuvio dalla casa Blanca del Real Madrid per la cifra di 39 milioni. Intendiamoci, nel caso del pipita, parliamo ormai di 10 anni or sono che pure incidono – e tanto – sui valori di un giocatore (la cifra andrebbe rapportata all’oggi).
Ma resta il fatto che Buongiorno è un acquisto record del Napoli, soprattutto considerando il suo ruolo di difensore. Finora, infatti, soltanto per Manolas si era fatto uno sforzo importante in quel ruolo (36 milioni), prelevandolo dalla Roma. L’arrivo di Buongiorno, il maxi investimento di De Laurentiis, la garanzia di Conte rappresentano una polizza sul futuro del difensore su cui punta il Napoli per blindare il pacchetto arretrato che l’anno scorso ha fatto acqua da tutte le parti.
Fonte: Il Mattino