Il ventesimo anno di De Laurentiis arriva in una stagione in cui il Napoli sarà l’unica big fuori dall’Europa, dopo 14 anni. Ma non potrà averne certo timore chi partì da una squadra con un nome storico ma senza palloni e maglie quel giorno d’estate a Paestum.Ascolta questo articolo ora…Eccitato al massimo per la conquista dello scudetto, un’estate fa a Dimaro De Laurentiis fu il vero protagonista del ritiro. Il presidente, che nell’anno precedente aveva deciso di blindarsi in albergo per evitare le contestazioni dei tifosi (erano stati ceduti alcuni dei giocatori più rappresentativi e nessuno immaginava che ci sarebbe stata invece una stagione d’oro), arrivò a fare perfino lo steward agli ingressi del campo di Carciato, posando per foto ricordo àSarà vicino a Conte, l’allenatore più pagato della ![]()
sua gestione, e agli azzurri ma con discrezione. E’ cambiato qualcosa nel rapporto con il tecnico e dunque con la squadra, si è visto già in occasione della presentazione di Antonio a Palazzo Reale: la posizione di De Laurentiis, a dir poco effervescente nelle conferenze stampa, è stata defilata. La scena tutta per Conte. Come i pieni poteri nell’area tecnica. De Laurentiis vuole vivere, con Conte e i tifosi, una stagione da ricordare. Quella del riscatto di una squadra, di un club, di un brand. Sta per celebrare i venti anni della sua presidenza e desidera andare avanti ancora a lungo, come ha detto a Palazzo Reale. Venti anni. Il 10 settembre 2004 firmò il contratto nell’ufficio della Fallimentare a Castel Capuano, alla fine quel “pezzo di carta” lo avrebbe pagato 32 milioni. Ha creato un modello gestionale, centrando tutti gli obiettivi. Conquistato il più importante, lo scudetto del 2023, ha però commesso una serie di errori sul mercato e nella gestione del rapporto con i tre allenatori e la squadra. Se ne è assunto inevtabilmente la responsabilità, avendo accentrato tutto dopo la traumatica separazione da Spalletti e Giuntoli. Fonte: Il Mattino
sua gestione, e agli azzurri ma con discrezione. E’ cambiato qualcosa nel rapporto con il tecnico e dunque con la squadra, si è visto già in occasione della presentazione di Antonio a Palazzo Reale: la posizione di De Laurentiis, a dir poco effervescente nelle conferenze stampa, è stata defilata. La scena tutta per Conte. Come i pieni poteri nell’area tecnica. De Laurentiis vuole vivere, con Conte e i tifosi, una stagione da ricordare. Quella del riscatto di una squadra, di un club, di un brand. Sta per celebrare i venti anni della sua presidenza e desidera andare avanti ancora a lungo, come ha detto a Palazzo Reale. Venti anni. Il 10 settembre 2004 firmò il contratto nell’ufficio della Fallimentare a Castel Capuano, alla fine quel “pezzo di carta” lo avrebbe pagato 32 milioni. Ha creato un modello gestionale, centrando tutti gli obiettivi. Conquistato il più importante, lo scudetto del 2023, ha però commesso una serie di errori sul mercato e nella gestione del rapporto con i tre allenatori e la squadra. Se ne è assunto inevtabilmente la responsabilità, avendo accentrato tutto dopo la traumatica separazione da Spalletti e Giuntoli. Fonte: Il Mattino