L’agente Fifa, Fulvio Marrucco, ai microfoni di Radio Marte: “Non mi aspettavo la tripletta di acquisti – Rafa Marin, Spinazzola e Buongiorno – entro l’11 luglio. Però mi sembra che si stia lavorando nel migliore dei modi avendo preso atto del fallimento della scorsa stagione. Alla guida c’è una persona di assoluta competenza e carisma che sicuramente riuscirà a mettere in ordine certi tasselli che lo scorso anno erano imbarazzanti. Purtroppo non si è mai riusciti ad andare nella direzione giusta; sembrava un’orchestra con dei musicisti che suonavano ognuno per conto proprio. Io credo che De Laurentiis abbia fatto un grandissimo passo indietro e lo stiamo verificando con i suoi silenzi. Ed ha capito che doveva affidare a persone di calcio la ripartenza del Napoli che ha corso il rischio enorme: che in caso di mancata riorganizzazione poteva rientrare nel novero di quelle squadre che vivacchiano al centro della classifica. Invece sembra che vi sia un segnale fortissimo di ripartenza e potremmo ricevere tutta una serie di benefici, compreso quello di partecipare alle Coppe che inizialmente sembrava una disdetta. Sicuramente occorreranno un paio di centrocampisti. Quello che volevo sottolineare è che il Napoli si trova, forse per la prima volta, a gestire gli acquisti pur avendo ancora giocatori all’interno della rosa. In questi anni De Laurentiis ha sempre applicato il concetto: fuori uno dentro un altro. Invece quest’anno mi sembra che ci siano dei messaggi subliminali nei confronti di alcuni calciatori che sanno che probabilmente non faranno parte della rosa e di conseguenza devono industriarsi per trovare ulteriori soluzioni. E quindi non danno quella forza gli agenti di poter resistere fino all’ultimo sapendo che altrimenti non arriva nessuno. La disastrosa stagione vissuta lo scorso anno ha portato sicuramente ad un impoverimento del valore della rosa, notevolissimo. Quindi una minusvalenza che non appare ma che c’è stata. Il presidente ha dovuto ricostruire una squadra competitiva, che potesse per lo meno partecipare al raggiungimento della Champions League. Per farlo ha scelto Conte ed il suo staff , una scelta da un lato coraggiosa ma dall’altro è anche un’ammissione di colpevolezza per quanto fatto lo scorso anno. Quest’anno che sta per iniziare mi ricorda molto l’anno della rivoluzione che De Laurentiis fece con Benitez”.