ESCLUSIVA – Le parole di Antonio Piccolo ai nostri microfoni

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Antonio Piccolo, presidente della scuola calcio Arci Scampia, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Radio IBR Scampia, la radio ufficiale di riferimento de Il Napoli Online.

 

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Ecco le sue dichiarazioni:

 

Il calcio è un contenitore di sogni, valori e cultura. Che valore attribuisci allo sport nella società? 

 

Beh, che dire, tutto il tempo che ho investito in questo lavoro è stato proficuo e devo dire che ne è valsa assolutamente la pena perché poi dopo 38 anni se qui a tiare le somme e a fare riscontri di quanto di buono hai fatto nel corso degli anni. Adesso mi capita di incontrare ex allievi e tutti mi dicono che il calcio è stato importante per loro, non solo sotto l’aspetto tecnico ma anche e soprattutto sotto l’aspetto formativo. Il problema qual é: è che i giovani oggi fanno le scuole calcio non per il sociale ma perché vogliono diventare delle star e dei grandi campioni. E ti seguiranno se tu puoi garantire loro un percorso adeguato a migliorarli tecnicamente. La differenza tra un quartiere disagiato e uno agiato è che nel secondo tu puoi scegliere se delinquere o meno, mentre nel primo non hai scelta. 

 

Su Armando Izzo, giocatore che è cresciuto nell’Arci Scampia: 

 

“È la dimostrazione che per diventare campioni nel calcio non basta diventare forti ma bisogna avere anche le spalle larghe sotto l’aspetto delle amicizie da frequentare. Certe compagnie ti possono coinvolgere in maniera negativa e lui sarà finito in qualche vicenda che di certo non lo ha aiutato. Ma anche Armando Izzo ha fatto una bella carriera e un bel percorso, ora è un classe 92 e ha 32 anni ed è un ottimo calciatore affermato in Serie A. Izzo abitava in un quartiere di Scampia ad altissimo rischio ed è la dimostrazione di come poi il calcio ti può cambiare la vita, così come Luca Pandolfi che abitava in un quartiere a rischio. E mi piace citare questo fatto che è accaduto di recente.

Noi in questo anno siamo stati oggetto di furto, ci hanno portato via tutto e Luca che gioca in Serie C ci ha scritto per aiutarci, e ci ha mandato 100 completini dello sponsor tecnico del Cittadella, per ricambiare tutto quello che noi della scuola calcio Arci Scampia abbiamo fatto per lui, è stato da parte sua un gesto bellissimo che mi ha colpito davvero tanto. Perché poi alla fine è sempre giusto ricordarsi da dove si è partiti. Anche Izzo a volte ci porta dei regali. E quindi il messaggio che sento di mandare ai ragazzi è di studiare prima di tutto perché poi lo studio ti aiuta a gestire i momenti e la condizione di giocatore professionista”.

 

A cura di Simone Di Maro

 

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