Secondo Il Mattino oggi in edicola, a proposito dei lavori che presto riguarderanno lo Stadio Maradona in vista di Euro 2032, il faccia a faccia tra Manfredi e Abodi ha l’aria di essere stato risolutivo. Il patto di giovedì ha un solo imperativo: accelerare. La Uefa vorrebbe i cantieri aperti per il 2027 ma tutti vogliono accorciare e di molto i tempi. Sono le priorità indicate da Manfredi e condivise dal ministro. Tanto che Abodi a stretto giro convocherà un tavolo ad hoc.
Perde quota, infatti, il commissario per gli stadi. Abodi tratterà ogni singola città che aspira a ospitare Euro 2032 singolarmente perché ciascuna ha problemi specifici di impiantistica. Tavolo al quale parteciperà di certo De Laurentiis. La Regione si è offerta di dare una mano però dovrà partecipare al tavolo istituzionale. «Per rispettare la tempistica prevista dalla candidatura di Napoli a figurare tra le città che ospiteranno le partite degli Europei di calcio – trapela nel post vertice – è necessario intervenire in tempi stretti. L’Uefa deve ricevere la lista dei 5 stadi italiani entro ottobre 2026, con eventuali cantieri da aprire entro aprile 2027». Ma si punta a fare prima.
Il tema “dell’accelerare, del fare presto” è una ossessione al pari di quella che ha mister Conte per la vitoria. È posto continuamente a De Laurentiis fin dal primo momento di interlocuzione tra le parti. E da giovedì c’è la conferma fondamentale arrivata dal ministro Abodi «della massima disponibilità delle istituzioni pubbliche nazionali e locali a trovare le soluzioni e le modalità tecniche necessarie per ristrutturare lo stadio Maradona, secondo procedure amministrative semplificate e celeri che consentano al promotore privato di poter vedere riconosciuto, a fronte degli investimenti necessari, una concessione, con diritto di superficie, di lunghissimo periodo».
Insomma, ci sono le condizioni per procedere speditamente per piazzare Napoli a Euro 2032 cosa alla quale Manfredi tiene tantissimo.