Ciack si gira. Tra un mese e mezzo si alza il sipario sul nuovo campionato di serie A
Si parte nel weekend del 17 e 18 agosto e si finisce il 25 maggio dell’anno prossimo: 38 giornate ad alta intensità con un solo turno infrasettimanale (in programma il 30 ottobre alla decima giornata), quattro soste per gli impegni delle nazionali (8 settembre, 13 ottobre, 17 novembre e 23 marzo) e nessuno stop natalizio.
C’è di più. Il torneo di massima serie mantiene lo stesso format dell’asimmetria tra il girone d’andata e quello di ritorno. Poi c’è anche qualche eccezione – assolutamente casuale – che fa rima anche con scaramanzia. È il caso del Napoli di Antonio Conte che molti addetti ai lavori alla vigilia individuano come la potenziale outsider dell’Inter scudettata e che scenderà in campo nel week end dopo ferragosto (date, anticipi e posticipi delle prime tre giornate saranno diramati oggi dalla Lega che svelerà anche il tabellone della Coppa Italia) a Verona contro l’Hellas affidata al giovane Paolo Zanetti dopo l’incredibile salvezza dello scorso anno.
La scaramanzia, dicevamo. Nell’ambiente Napoli in tanti(ssimi) ci hanno messo un nano secondo per ricordare che proprio due stagioni or sono toccò lo stesso esordio in terra veneta alla truppa allora guidata in panchina da Luciano Spalletti. Quello era un Napoli completamente nuovo, che veniva fuori da una ristrutturazione che aveva fatto a meno di alcuni senatori (Insigne e Mertens su tutti) e che si affidava a tante giovani promesse (Kvaratskhelia e Kim su tutti). Sapiamo tutti poi com’è andata a finire: quella stagione trionfale, quella cavalcata avvincente e vincente cominciò proprio al Bentegodi di Verona (era il 15 agosto…) con un pokerissimo rifilato alla formazione scaligera (2-5 il finale) e reti di un allora sconosciuto Kvaratskhelia, Osimhen, Zielinski, Lobotka e Politano. Corsi e ricorsi storici, verrebbe da dire. Sopratutto oggi che in panchina c’è Antonio Conte a guidare la ricostruzione azzurra dopo le macerie dello scorso anno. Si vedrà. Il campo come sempre sarà il giudice inappellabile.
I big match
La settimana successiva invece (week end del 25 agosto) esordio casalingo per gli azzurri al Maradona contro il Bologna di Vincenzo Italiano. Il primo grandissimo big match per gli azzurri ci sarà alla quinta giornata. Pronti via, insomma e sarà subito Juventus-Napoli (il 22 settembre). Una sfida nella sfida anche e sopratutto per Antonio Conte che torna allo Stadium da avversario dopo tanti anni da giocatore, capitano e allenatore della vecchia signora. L’unico turno infrasettimanale della stagione, il 30 ottobre, riserva un’altra gara di cartello che vedrà incrociare i guantoni Milan e Napoli, proprio nel giorno del compleanno di Maradona. Da San Siro a San Siro nel giro di dieci giorni con in mezzo la sfida a Fuorigrotta con l’Atalanta (il 3 novembre) per poi tornare appunto al Meazza contro i campioni d’Italia dell’Inter (e Conte ancora in versione da grande ex). Insomma una full immersion per il Napoli ed un po’ per tutte. A tenere banco ieri è stata anche la battaglia alla Fifa, come confermato dall’ad della Lega A, Luigi De Siervo.
«Il contesto è in fibrillazione – ha detto – Se Fifa e Uefa impongono nuove date comprimono l’attività. C’è preoccupazione per l’esplosione di gare da affrontare. Noi siamo riusciti a inserire un solo turno infrasettimanale, ma sacrificando la pausa invernale».
Fonte: Il Mattino