Cinquecento bambini e un pallone. Un’arena con un mini campo di calcio allestita alla Rotonda Diaz, partite e partite dal 5 al 7 luglio in onore di Diego Armando Maradona, che si presentò ai napoletani giusto quarant’anni fa. Era il 5 luglio 1984, in sessantamila al San Paolo per assistere al suo primo palleggio e al suo saluto. «Buonasera napolitani». Chi c’era, non ha dimenticato.
Ecco Diego in the street, l’evento organizzato da Stefano Ceci – negli ultimi vent’anni sempre al fianco del Pibe – in via Caracciolo. Inaugurazione venerdì 5 luglio alle ore 18.30, la serata si chiuderà quattro ore dopo con i fuochi a mare nel ricordo di Maradona, scomparso il 25 novembre di quattro anni fa. E per due giorni partite e partite per quei ragazzi dagli 11 agli 8 anni, arrivati a questa fase finale della manifestazione dopo le selezioni disputate per due mesi sui campi del Centro Kennedy.
Venerdì 5 luglio all’inaugurazione della manifestazione sono stati invitati Corrado Ferlaino e Aurelio De Laurentiis, i presidenti del Napoli di ieri e di oggi; il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessore comunale allo Sport Emanuela Ferrante. E poi gli ex compagni Salvatore Bagni e Antonio Carannante, i giornalisti Carlo Alvino, Daniel Arcucci (biografo ufficiale di Maradona), Francesco Marolda e Salvatore Biazzo e Paola Morra, la vedova di Hugo Maradona, scomparso un anno dopo la morte del fratello.
Il progetto di Ceci, Enzo Ciardi e Genny Di Scala in onore di Maradona va oltre D10S in the street. Spiega Ceci: «L’intenzione è quella di dare vita in autunno alla scuola calcio D10S con 1500 bambini iscritti. Era il sogno di Diego fare felici i bambini di Napoli, lo disse proprio in occasione della sua presentazione al San Paolo il 5 luglio di 40 anni fa, e ci auguriamo che questo possa essere un contributo per lo sviluppo del calcio giovanile perché c’è la necessità di ridare slancio ai vivai, specie in un territorio ricco di talenti come quello di Napoli. Ci sono dirigenti e allenatori che si spendono tanto per le scuole calcio ma hanno grosse difficoltà ad andare avanti e il nostro progetto può aiutare in questo senso i ragazzini».
Le attività della scuola calcio D10S sarebbero sui campi del Centro Kennedy. «D10S in the street rappresenta l’inizio di un percorso – aggiunge Ceci – perché questa sarà la prima edizione di un torneo destinato a durare nel tempo. Abbiamo pensato di ricordare anche Hugo Maradona, il fratello di Diego che alla fine della sua carriera decise di restare a Napoli, sposando Paola e dedicandosi proprio all’attività di istruttore di giovani calciatori».