Sono tre i punti cardine del leccese e sono imprescindibili
Antonio Conte sarà presentato ufficialmente mercoledì, a Palazzo Reale. E per la prima volta parlerà in maniera approfondita delle emozioni e degli obiettivi solamente anticipati all’epoca della firma del contratto attraverso i canali social del club. E inevitabilmente anche dei casi che agitano l’estate. Il Napoli è già suo, se l’è preso e ci sta lavorando con passione e senza sosta a distanza, al telefono, ma i giorni del raduno s’avvicinano e il signor Antonio è piuttosto infastidito – per usare un eufemismo – dalle questioni che riguardano Di Lorenzo e Kvaratskhelia. Due pilastri del suo progetto, due imprescindibili che però vivono momenti diversamente delicati: entrambi vogliono andare via, entrambi sono stati bloccati. Ha ribadito la loro incedibilità, direttamente agli interessati e indirettamente agli agenti, e la società ha fatto la medesima cosa pubblicando due comunicati ufficiali; le storie, però, non possono ritenersi né risolte, né concluse. Conte arriverà domani in città e la presentazione offrirà anche l’occasione di fare un punto con De Laurentiis e il ds Manna, ora più che mai operativi per trovare soluzioni definitive. La linea del tecnico è chiara: non vuole scontenti nello spogliatoio e tantomeno cessioni eccellenti, e il suo pensiero è condiviso anche dal presidente. Come il terzo punto cardine della prima parentesi azzurra di Conte: l’acquisto di Alessandro Buongiorno, primo obiettivo della rivoluzione tecnica.