Antonio Conte sarà presentato ufficialmente mercoledì a Palazzo Reale, a Napoli, ma è già un po’ di tempo che è alle prese con due casi ufficiali: quelli relativi a Di Lorenzo e a Kvaratskhelia. Il capitano ha chiesto la cessione prima del suo arrivo e della fine del campionato, alle porte della partita con il Lecce, e lo ha fatto direttamente, in prima persona, comunicando la sua volontà alla società; scrive il Corriere dello Sport.
Kvara, invece, ha dribblato le domande quando è stato interrogato sull’argomento dopo Turchia-Georgia, spiegando di essere concentrato sull’Europeo, ma il suo agente Jugeli e suo padre Badri hanno agitato le acque fino alla mareggiata, dichiarando l’intenzione di andare via, altrove, già convinti di un’offerta da 11 milioni a stagione del Psg (particolare, questo dei francesi, non raccontato pubblicamente, è chiaro).
Duplice malumore, duplice problema. Non si contano più, invece, le volte in cui Conte ha ribadito a chiare lettere l’incedibilità dei due giocatori: lo ha detto e lo ha fatto arrivare a tutti i protagonisti delle vicende. E nel caso del capitano lo ha ribadito anche al suo agente, Mario Giuffredi, nel corso di un incontro andato in scena a Napoli una settimana fa. Ognuno, però, è fermo sulle proprie posizioni.