Bucchioni: “Di Lorenzo andrà via da Napoli, rapporto ormai inquinato con la società”

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In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Enzo Bucchioni, giornalista:

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“Sono duro sul caso Kvara. C’è una deriva preoccupante nel calcio mondiale, ormai i procurati hanno sempre il coltello dalla parte del manico. La FIFA non è mai intervenuta a regolare queste pratiche. Fossi nel Napoli, sarei per la linea dura: caro Kvara, non vuoi rinnovare il contratto e andare altrove? Vuoi giocare la Champions che quest’anno hai fallito come i tuoi compagni? Resti qui e te la conquisti sul campo, hai firmato per altri tre anni: nessuno ti aveva costretto a farlo. Il Napoli fa bene a tenere duro e a non cedere a questi ricatti.

Di Lorenzo? Non resterebbe bene al Napoli se costretto ad oltranza ed è un male. Era una bellissima storia, da Libro Cuore del pallone. Dalla gavetta alla fascia di capitano, ora si è inquinato tutto e sarà difficile far rinascere l’amore. Alla prima partita sbagliata, la piazza non dimenticherà quest’estate.

Una soluzione andrà trovata, la vedo dura che possa restare alla squadra. È il capitano e deve restare nel progetto con la testa dentro e con le giuste motivazioni. Conte chiederà tanto ai suoi e se non hai lo spirito adeguato, è difficile inserirsi nei meccanismi del nuovo allenatore. I casi e le situazioni borderline vanno tagliate via tutte, sarà in primis Conte a pretenderlo. Spagna-Italia? Domani si decide in gran parte il destino del nostro Europeo. La Croazia è abbordabile all’ultima giornata, ma contro la Spagna avremo la vera immagine della nostra Nazionale in questa competizione. Ci servirà per capire se siamo a quel livello lì.

In questa Italia vedo tanti giocatori che si muovono già nello spartito di Luciano Spalletti, anche se ogni tanto gigioneggia e non affonda il colpo. Raspadori? Con Conte può rilanciarsi, ma tanto dipende dal modulo che sceglierà per il suo Napoli. Raspadori è una sottopunta, lo ha dimostrato con Spalletti. Lui però deve farsi trovare pronto e far pensare l’allenatore, evidentemente qualcosa manca durante la settimana. Altrimenti un suo mentore come Spalletti gli avrebbe dato più spazio nelle rotazioni. Ora tocca a lui mettersi in mostra tra Napoli e Italia, deve far capire all’allenatore il suo reale valore”.

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