Nessun calciatore scontento deve restare nel Napoli. Ed è per questo che De Laurentiis e Manna devono assolutamente chiarire le posizioni dei calciatori che devono risolvere le loro situazioni. L’anno scorso – secondo il quotidiano Il Roma – proprio questo handicap ha contribuito al fallimento dell’intera stagione calcistica. La passata estate c’era Zielinski che ancora non sapeva cosa fare. Poi il suo manager ha trovato l’accordo con l’Inter ed è successo il caos. Che dire di Osimhen: il procuratore ha incontrato 12 volte il presidente per chiudere il rinnovo e c’è riuscito solo a fine dicembre. Dieci milioni di euro all’anno ed è passata la paura.
Naturalmente davanti a questa cifra chi si è imbronciato è stato Kvaratskhelia. Il georgiano si è chiesto più volte il perché di questa disparità visto e considerato che anche lui aveva contribuito allo scudetto. Con un milione e duecentomila euro era partito e con gli stessi soldi è rimasto. Ha provato a dare sempre il massimo ma il pensiero andava sempre là. Al termine del torneo, naturalmente, il suo agente ha presentato il conto ad Adl. Portando la proposta del Psg sia per il club che per il suo assistito. O lo stipendio aumenta o c’è la seria possibilità che vada via. E sarebbe un dramma per Antonio Conte. Che vorrebbe partire da certezze. A breve, comunque, ci sarà un incontro con Mamuka Jugeli per definire l’aumento. Che dovrebbe essere di quattro milioni di euro più bonus. Inutile parlare di Di Lorenzo perché ormai si è detto di tutto e di più. Il tecnico ha fatto sapere a Mario Giuffredi che non darà mai l’ok per farlo andare alla Juventus. C’è un veto che renderà la vita difficile al capitano. Che l’altro giorno, dal ritiro della Nazionale, ha fatto sapere che è sereno e che dopo gli Europei dirà tutto. Il resto dei calciatori dovrebbero stare tranquilli. Purché ruoli e gerarchie siano chiari sin da ora.