A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Felice Evacuo, ex calciatore, tra le altre, di Lazio e Palermo. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Sta studiando per diventare allenatore?
“Ho completato il corso da direttore sportivo ma sto studiando anche come agente da calciatore. Lungi da me fare l’allenatore! (ride n.d.r). La gestione di tanti calciatori è complicata, ancor più negli ultimi tempi”
Lukaku può davvero dare qualcosa al Napoli?
“Per me, è un giocatore forte. Ovviamente, va contestualizzato. Ha delle caratteristiche particolari. Conte l’ha avuto e lo conosce benissimo. È una richiesta del tecnico, che crede sia un calciatore fondamentale nel suo sistema di gioco. Potrebbe anche non essere un investimento futuribile, da rivendere, ma il Napoli, ad oggi, ha la necessità di raggiungere nuovamente determinati livelli. Se bisogna fare dei sacrifici, è questo il momento di farli. Il Napoli ha visto in Conte l’allenatore giusto per rifondare. Una rifondazione, difatti, richiede anche dei sacrifici economici, come potrebbe essere Lukaku”
Osimhen, con Conte, avrebbe potuto essere un grande terminale d’attacco…
“Osimhen farebbe comodo a qualsiasi squadra ed allenatore. Ha delle caratteristiche uniche, è velocissimo. Abbiamo potuto constatare lo scorso anno quanto sia straripante. Se il Napoli ha fatto la scelta di metterlo sul mercato, credo sia una valutazione che venga da lontano. È rimasto con la promessa di essere ceduto questa estate. Speriamo che venga sostituito degnamente, anche se a De Laurentiis si può imputare tutto, tranne il non saper sostituire i propri nove”
Chi sarà il calciatore azzurro che più sorprenderà ai prossimi Europei?
“Non è facile. Più volte abbiamo sentito parlare di una Nazionale sui generis, senza prime donne. L’Italia partirà come outsider, forse, come quella di Mancini agli scorsi Europei. Non ci saranno fenomeni, ma Spalletti, come fatto a Napoli, saprà organizzare la squadra al fine di rivelarsi competitiva”
Crede che la Nazionale di Spalletti possa render meglio con un attaccante come Raspadori o con una punta come Scamacca?
“A Napoli, Spalletti ha dimostrato che un giocatore come Raspadori possa essere più funzionale per il suo sistema di gioco. Tuttavia, non si può fare a meno di una punta come Scamacca. Ha quel quid in più, ha svolto un percorso di crescita importante trionfando anche in Europa League con la sua Atalanta”
Buongiorno vale i 40 milioni richiesti da Cairo?
“In un periodo in cui c’è anche penuria di difensori italiani, Buongiorno rappresenta uno dei migliori del nostro cacio. È un grande calciatore, una bandiera del Torino. Ha rifiutato ingaggi blasonati per rimanere al Toro. Su questi calciatori è sempre difficile fare delle previsioni. È il futuro capitano dei granata, gioca nella squadra del suo cuore e le valutazioni devono tener conto anche di ciò. Il Napoli, se riuscisse ad ingaggiarlo, farebbe un ottimo colpo. Quando abbiamo giocato insieme, pur essendo giovane, dimostrava carattere e professionalità”
Dopo Palladino (Fiorentina), Italiano (Bologna) e Conte, Baroni approda alla Lazio e contribuisce a completare il mosaico delle panchine di A.
“Stiamo parlando di ottimi allenatori. Lo scorso anno, dopo l’addio di Spalletti, ho pensato che il Napoli scegliesse Italiano per garantire continuità tecnica. Quest’anno, invece, con la scelta di Conte si tenta di spazzare via ogni malumore. Se ha accettato Napoli, vuol dire che Antonio ha avuto delle garanzie sulle costruzione di una rosa competitiva”
Quanto mancava il Parma alla massima serie italiana?
“Parma è una grande piazza del nostro calcio. Ha vinto anche a livello europeo. Ha meritato questo successo, guidato da un ottimo allenatore come Fabio pecchia. Sono sicuro farà bene al calcio italiano. Ci sono stato, è una gran bella città dove è possibile esprimersi al massimo”
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