Dalla Filmauro al ristorante: il finale di giornata al cardiopalma

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Sono più o meno le 19, quando un manipolo di filibustieri della notizia, con due giovani tifosi del Napoli al seguito che non credono ai loro occhi, fa su e giù di corsa da piazza Venezia a via del Corso fino alle 20. A perdifiato. E poi fa il giro del perimetro tagliando per Vicolo Doria. Una viuzza caratteristica lunga e stretta, a elle, con le lucine dell’osteria Hedera a illuminare l’atmosfera del primo tratto e un uomo con la chitarra che canta: «That’s Amore». I turisti, già alle prese da un’oretta con carbonare e pizze, guardano un po’ perplessi la scena di questo strano inseguimento con telecamere e flash, e così uno spagnolo che evidentemente conosce un po’ il cinema, pensa subito a un sequel della serie degli Ocean’s. No, gli spiegano. E lui capisce: «C’è qualcuno di famoso?». Proprio così, señor: dalle 18.30 c’è Antonio Conte negli uffici della Filmauro di Palazzo Bonaparte, affaccio su piazza Venezia e due uscite secondarie che costringono agli straordinari per immortalare la passerella del nuovo allenatore del Napoli, Aurelio De Laurentiis e il ds Manna. Il finale della prima parte della storia è il seguente: quando la scorta e l’autista di Adl spostano per la terza volta la Giulietta blu elettrico e il suv Volvo metallizzato per depistare gli irriducibili inseguitori, sorge un dubbio: magari l’idea è blindare tutto fino a oggi, giorno della firma, del tweet e dell’annuncio di Conte al Napoli. Per l’occasione, a un certo punto, i battenti di Palazzo Bonaparte chiudono per una decina di minuti: sipario, non c’è più un buco dove lanciare sguardi indiscreti. E così, intorno alle 20.10, il gruppo sgattaiola attraverso un bistrot, il Vivi, che sbuca su Via del Corso e da cui si accede direttamente dal palazzo. L’unico trofeo? La foto di un giovanotto, appassionato di calcio, dove però Conte è tagliato, Adl è di spalle, il direttore della comunicazione Nicola Lombardo e Gianluca Conte, fratello e membro dello staff tecnico sono sullo sfondo, e in primo piano c’è il ds Giovanni Manna.  Fonte: Cds

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