A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Camozzi, agente FIFA. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Lei fu il primo ad anticipare, mesi fa, la possibilità concreta che Antonio Conte sedesse sulla panchina del Napoli. Come faceva a saperlo?
“Ci sono delle dinamiche, delle situazioni dove si parla, si dice. La persona che me l’ha detto era molto qualificata. Come tutte le cose, finché non c’è la firma non si può sapere. Mi dissero, però, che era solo questione di tempo. È una notizia molto importante per il Napoli e per i tifosi”
È il colpo migliore possibile?
“Non c’è colpo migliore. Stiamo parlando di uno dei tre migliori allenatori italiani. Con Conte ci sono Spalletti e Ancelotti. Anche Simone Inzaghi è cresciuto molto negli ultimi anni, ma stiamo parlando del gotha degli allenatori italiani. Ha una storia di successi, di giocatori che hanno quasi sempre performato oltre il loro reale valore. Il Napoli ha scelto il migliore allenatore possibile sulla piazza. Poi, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, chiaramente”
Ancelotti, al Napoli, ha finito la sua avventura con un esonero. Quali sono gli errori che il club non deve ripetere con un grande coach?
“Bisogna avere fiducia. Le scelte devono essere sostenute dalla convinzione. Bisogna supportare l’allenatore nei momenti difficili che capitano a tutti gli allenatori nell’arco di una stagione. Spero che il Napoli abbia imparato la lezione di Carlo Ancelotti e supporti Antonio Conte nella sua quotidianità, ed anche nelle sue richieste, che non possono essere tutte accolte ma serve anche un occhio di riguardo. Antonio ha dimostrato, ovunque abbia avuto fiducia, di saper portare risultati. È una ricostruzione, dopo un anno veramente difficile, ma non penso che la squadra abbia dimenticato di colpo come si giochi a calcio”
Più che rinforzare la rosa, bisognerà recuperare quei calciatori che, soltanto due anni fa, seppero stupire tutti e che, oggi, hanno reso molto meno rispetto alle aspettative.
“Non c’è allenatore migliore di Antonio Conte sotto questo punto di vista, per ridare quella compattezza vista con Spalletti. Sarà un lavoro lungo, che comincerà con il ritiro e che proseguirà nei mesi. Toccherà le corde giuste di quei giocatori che non hanno più la fame del successo. Il Napoli dovrà tornare una squadra temibile. Vedremo, poi, quali saranno i rinforzi e quali saranno le indicazioni di Conte su una rosa che resta sicuramente molto forte”
Quali sono i nomi più concreti per sostituire Osimhen?
“Ho sentito parlare spesso di Gimenez, l’attaccante del Feyenoord. So che c’è anche gradimento della parte tecnica. Lukaku, più che altro, è una suggestione legata al passato di Antonio Conte. L’operazione Gyokeres è difficilmente percorribile per le squadre italiane vista la clausola dell’attaccante dello Sporting. Prendere Gimenez, dunque, sarebbe un colpo importante. È un calciatore che mi piace moltissimo e sarebbe il miglior sostituto di Osimhen. Potrebbe essere lui il prossimo nove degli azzurri”
Buongiorno può essere il prossimo colpo del Napoli?
“Credo che il Torino abbia molte richieste per Buongiorno. O arriva un’offerta di quelle che non si possono rifiutare, o il giocatore rimarrà dov’è. I risultati della scorsa stagione fanno venire voglia ai tifosi di cambiare tutto e tutti. Hanno ragione, si sono viste delle cose non belle, ma un allenatore come Conte credo sia stato preso anche per rivitalizzare alcuni giocatori. Se fossi un tifoso del Napoli, con un allenatore come lui sarei molto fiducioso, indipendentemente da quelli che saranno i colpi di mercato. Antonio è sinonimo di grande impegno e determinazione per tutti i giocatori. I tifosi vedranno una squadra ben messa in campo, agguerrita e con tanta fisicità”
Come giudica la scelta di puntare su Fonseca da parte del club rossonero?
“Sono un po’ perplesso, sinceramente. Come tutte le cose, andrà valutata in corso d’opera. Ci sono tanti interrogativi sul Milan, dal mercato all’allenatore. Non è un tecnico come Conte, che può vantare uno storico tale da indurre a supporre un percorso ottimale. Anche il Milan, come il Napoli, deve recuperare uno spirito battagliero. Sono due percorsi simili, anche se il Milan ha opzionato un tecnico straniero e che non può dirsi di impatto come Conte”