Conte e ADL, caratteri forti a confronto. Sullo sfondo il pronto intervento di Manna e Oriali

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De Laurentiis è ora folle d’amore. Come gli succede sempre nei primi giorni in cui sceglie un nuovo allenatore. E lo stesso vale per Antonio Conte, che non vede l’ora di iniziare, di abbracciare l’avventura in azzurro, di parlare da allenatore del Napoli. Poi, la regola per tutti e due e che ogni avventura finisce spesso con gli stracci che volano e le parole che si gonfiano. Manna e Oriali dovranno gestire i momenti difficili, quando il presidente farà un’invasione di campo senza pensare che sia un’invasione di campo. Ma una cosa è sicura: chi sposa De Laurentiis e chi sposa Conte, sa esattamente chi e cosa si troverà a casa. Un pacchetto completo. Perché per tutti e due vale la stessa regola: la passione è grande, la tempesta, dunque, sicura. Di De Laurentiis, si sa. Ma anche nel sottosuolo emotivo di Conte nulla se ne sta fermo. Mai. Schema fisso: lui contro tutti. Variante tattica: tutti che ce l’hanno con lui, in quella sindrome da accerchiamento tipica dei grandi. Che sia l’Atalanta o la Nazionale, il Bari o la Juve, il Chelsea, l’Inter o il Tottenham, arriva puntuale il momento dello sfogo. «Quando ti siedi in un ristorante dove si pagano 100 euro non puoi pensare di mangiare con 10 euro» la frase cult con cui chiedeva alla Juventus di spendere di più dopo i tre scudetti consecutivi. Antonio non si adatta, non si accontenta. Mai.

 

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Fonte: Il Mattino

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