A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nello Odierna, giornalista. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Mercoledì si è tenuta la ventesima edizione degli Oscar Campani.
“Ventesima edizione, è sicuramente un numero che metabolizzo col tempo. Il premio è nato per fare qualcosa di bello, di coinvolgente. Tranne la parentesi del Covid, sono tantissimi anni. È un premio longevo e ci fa piacere, nato anche per aiutare diverse realtà, come il Centro Laila. Anche quest’anno le presenze sono state tante, con l’inclusione di tante materie d’interesse. Sono stati presenti il magistrato Maresca, l’ex sindaco De Magistris, i giornalisti Ugolini, Perillo e Petrazzuolo. È stata una edizione che abbiamo dedicato anche alla memoria di Alessandro Sacco. Quando ha parlato il padre, Pino, ho sentito le parole di un padre, ma anche di un collega. Dopo le sue parole, non voleva parlare più nessuno. Ne siamo stati orgogliosi”
Con Conte è cambiata la musica in casa Napoli?
“Parlate con un ‘Contiano’. Antonio è il sinonimo e la garanzia di diritti e doveri, quelli che ti portano ad avere rispetto verso la piazza e la tifoseria. Non dimentichiamo che, nonostante una stagione da decimo posto, la tifoseria è sempre rimasta vicina alla squadra. Conte è un uomo del sud, un allenatore di cui, quando era a Bergamo, ricordo il confronto a distanza con la tifoseria dell’Atalanta, volta a tutelare la squadra. È un tecnico che ottimizza tutto quello che gli viene consegnato”
Dunque, non si faranno follie sul calciomercato?
“Il Napoli è quel ristorante che tratta mari e monti, per tutti i palati. Non vedo club che, in Italia, possano fare follie. Anche lo stesso tecnico è consapevole di quelli che sono i limiti dei club italiani, come il Napoli. Si ottimizzeranno gli elementi a disposizione, anche perché non vedo calciatori da cento milioni in giro”
Quali saranno gli azzurri che resteranno a Napoli, nella prossima stagione?
“Meret resta, così come Rrahmani, anche se credo si debba puntare su Caprile. Natan potrebbe essere merce di scambio. Su Di Lorenzo credo che inciderà molto Conte anche se il suo addio significherebbe che il Napoli potrebbe avere un sostituto pronto, come Bellanova. Anguissa e Lobotka resteranno, anche perché lo slovacco è imprescindibile, così come Kvaratskhelia. Davanti a cento milioni si scricchiola, certo. Ci sono diversi giocatori che fanno al caso del Napoli, come Gundmundsson, su cui il club esita visti gli sviluppi giudiziari, ma posso dirvi che la trattativa per l’islandese è in fase avanzata. Lindstrom potrebbe essere ceduto, anche se non si riuscirebbe a monetizzare. In realtà, Conte è una garanzia anche su questo. Bisogna ricordare Giaccherini, che con lui ha vissuto la sua migliore stagione, nonostante lo accusassero di lucida follia. E’ un discorso che può estendersi anche a Politano. Infine, su Osimhen, il Napoli venderà soltanto se converrà farlo adesso. Bisogna considerare, come ho già detto, la capacità del tecnico di valorizzare i giocatori”
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