A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente FIFA ed ex procuratore di Edinson Cavani. Di seguito, un estratto dell’intervista.
È concreta la possibilità che Tudor lasci la Lazio? “C’è molta confusione, una situazione non chiara. L’allenatore, in queste partite in biancoceleste, ha fatto molto bene. Probabilmente, stanno uscendo fuori delle discrepanze, sul mercato e sulla gestione di alcuni giocatori. Credo che la situazione sia molto difficile e, purtroppo, possa dirsi molto critica. Saranno ore importanti, in cui qualcuno spinge per ricucire la frattura e, invece qualcuno spinge per le dimissioni del tecnico. Non si può iniziare una stagione con un allenatore sfiduciato dalla società, sarebbe un problema”
Le dimissioni possono essere la soluzione a questa intricata storia?
“Sono operazioni sempre molto delicate. In venticinque anni di carriera non ho mai trovato un presidente a cui piace buttare dei soldi. Credo, dunque, che si debba trovare una linea comune per andare avanti. Ripeto che non si può cominciare una nuova stagione con un allenatore sfiduciato e, pertanto, con il rischio di doverlo sostituire a settembre. Bisognerà fermarsi e, con molta intelligenza, trovare una linea di uscita. Se si sceglie di dare fiducia a Tudor, bisognerà investire tanti soldi e cambiare diversi uomini. Ero stato il primo ad anticipare questa situazione, seppure mi abbiano preso per folle. Quando scegli un tecnico come Tudor sai già chi vai a prendere. Ad oggi, servono idee molto chiare. Bisogna comprendere che, senza gli introiti della Champions, non si può pensare a sostituire dieci titolari. Sono numeri folli che nessuna squadra italiana può permettersi. Ricordo sempre che, quando si parlava di rinnovo di Cavani, con De Laurentiis, si facevano ipotesi diverse in base alla possibilità di qualificarsi in Champions, ed era giusto”
È sorpreso dal colpo Conte per il Napoli?
“Sono stato, fin dall’inizio, uno scettico. Non credevo assolutamente ad una operazione del genere. La trovavo molto forte. Sono numeri importantissimi, ma è anche vero che, dopo un’annata disastrosa, l’unico modo che il presidente aveva per risalire la china e ritrovare consensi era una operazione che potremmo definire cinematografica, con un tecnico molto importante. Al patron piace sempre parlare molto di cinema e questo bel film, con il suo grande regista, avrà anche bisogno di attori altrettanto grandi”
Che ricordi le suscita quel Napoli-Lazio 4-3 con tripletta del Matador?
“Avevamo un premio importante al raggiungimento di un certo numero di gol. C’erano tanti giornalisti vicini alla Lazio, miei amici, allo Stadio San Paolo. AI gol di Cavani cominciai a saltare e mi presero per scemo, ma ero felice e contento per noi, seppur dispiaciuto per la mia Lazio. Il premio era davvero importante e non potevo non essere felice per lui. Ci tengo a sottolineare un momento felice ma, allo stesso tempo, anche difficile per Edinson, che ha lasciato la Nazionale. So quanto conti per lui”
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