Renica: “Conte è un vincente ma contano i giocatori. Di Lorenzo dica la verità”
Su Radio CRC, nel corso della trasmissione “Calciomania” di Massimo D’Alessandro, è intervenuto Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli e allenatore. Di seguito un estratto della sua intervista.
“Abbiamo giocato a Frosinone, è stato bello e divertente. L’obiettivo era quello di donare il ricavato a chi ne ha bisogno. La scelta di Conte per il Napoli? Direi che è prematuro esprimere un giudizio, nessuno può dire cosa sarà. Bisogna capire quali giocatori comprerà il Napoli, se le indicazioni di Conte saranno seguite, ove mai fosse lui l’allenatore. Sicuramente Conte è un grande nome, contratto importante e forse anche un po’ eccessivo, ma se arrivano i risultati va benissimo.
Conte specializzato nella vittoria? Comprando giocatori forti, facendo spendere molto alle società, Conte è come Capello da un certo punto di vista. Qualche anno fa qui è arrivato Ancelotti che ad oggi è forse il migliore allenatore al mondo ed il progetto non è decollato. Capisco ci sia entusiasmo perché è classico dell’ambiente, ma bisogna capire quali giocatori prenderà De Laurentiis, se il presidente entrerà nello spogliatoio, come si partirà. Mi auguro che se sarà Conte l’allenatore, parta subito forte senza interruzioni, perché a livello comunicativo se Conte non vince non mi sembra proprio il massimo.
Devono esserci tanti tasselli che devono andare nel posto giusto, non è soltanto l’allenatore, ma tante cose devono andare nel verso giusto.
Quanto incide un allenatore su una squadra? Se Conte riesce subito a conquistare il gruppo, è un allenatore che se entra con l’alchimia giusta, bene. Poi se non arrivano i risultati all’inizio, iniziano delle tensioni. Il lato che mi preoccupa un po’ di più è quello che ho visto che quando non vinceva in passato era un po’ provocatorio.
Il sostituto di Osimhen? Ho visto qualche immagine di Gyokeres, promette bene. A me piace il centravanti francese dello Stoccarda, Guirassy. Un conto è far gol nel campionato tedesco e un altro conto è far gol nel campionato portoghese. Anche queste sono valutazioni che gli esperti che ci sono, non devono sbagliare. Ci sono tanti profili interessanti. Se arriva Conte anche su quello, credo che chiederà chi dà più garanzie. De Laurentiis tendenzialmente vuole prendere giocatori giovani perché la sua speranza è quella di poterli vendere.
Vedremo, anche se Conte sarà l’allenatore perché qualche dubbio ce l’ho, che indicazioni darà.
Per il Napoli sarà importante costruire una difesa forte.
La vicenda Di Lorenzo? Mi dispiace molto perché è un ragazzo che non merita di essere offeso, perché qualcuno lo ha anche offeso. Una parte di tifosi che si comporta così non l’ho mai capita a Napoli, menomale che sono una parte minima. Non ci credo che lui non voglia restare perché non sente la fiducia della società, mi sembra una fesseria. Se la società ti rinnova il contratto, è segno di fiducia. Devono dire la verità, non so perché non dicano il vero motivo che ci sta dietro. Mi dispiace, ritengo Di Lorenzo un giocatore e un professionista serio che l’anno scorso ha fatto un campionato strepitoso e quest’anno è stato coinvolto dalle dinamiche che hanno colpito il Napoli. Mi dispiace se Di Lorenzo va via, è vero che morto un papa se ne fa un altro, ma lui è uno dei terzini più forti d’Europa, non d’Italia”
Fonte: Radio CRC