A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Lorenzo Amoruso, ex calciatore, tra le altre, di Fiorentina e Bari. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Conte è l’uomo giusto per gli azzurri? “Antonio ha tanta esperienza, i connotati giusti per ricominciare. L’ha fatto ovunque sia andato, come al Chelsea, all’Inter e alla Juve, seppure abbia fallito al Tottenham dove, però, hanno fallito quasi tutti. Avrà il ‘vantaggio’ di non avere coppe, distrazioni. Sarà concentrato esclusivamente sul campionato e la Coppa Italia. Il mercato sarà importante, anche se la squadra non ha necessità di essere stravolta. Il Napoli è una realtà importante, Antonio ha tanto materiale per poter fare bene”
Quali dovrebbero essere gli incedibili, oltre la cessione di Osimhen? “Ce ne sono tanti… Per carità, è stato un anno fallimentare, possiamo dirlo, ma non è che il valore di certi giocatori è scomparsa definitivamente. C’è stata una concomitanza di fattori, più o meno prevedibili, come allenatori sbagliati ed un modo di allenarsi, ad inizio stagione, sbagliato. È una squadra che deve correre. Osimhen, se dovesse andar via, sarebbe una perdita, ma con 130 milioni il Napoli punterebbe a giocatori importanti. Antonio ama un centravanti importante, che sappia fare reparto da solo. Le caratteristiche sono quelle”
Qual è il suo giudizio sul confronto che ha coinvolto il sindaco di Bari, Decaro, e De Laurentiis?
“Credo che l’uscita di De Laurentiis sia stata abbastanza infelice. Ne ha avute altre in passato ma, se sei il presidente del club, devi sempre avere rispetto per la piazza, ed anche per la politica della città. Non mi pare che la società abbia speso un centesimo per lo stadio, difatti. Rispetto allo scorso anno, la squadra è stata peggiorata notevolmente. Le potenzialità, notevoli, del Bari non sono state sfruttate. Ciò detto, questa diatriba tra dirigenza e politica spero non influisca sulla tifoseria e sulla squadra. Se non si può salire in Serie A, basta dichiararlo, magari anche cedere la società”
Se i rapporti sono tesi con Decaro e Manfredi, così come lo erano con De Magistris, il problema può essere il modo di porsi di De Laurentiis?
“Lui ha un suo carattere, ne prendiamo atto tutti. Ha il diritto di esprimere un suo parere, e noi di criticarlo. In alcune situazioni, si comporta come quando eravamo bambini e decidevamo il gioco perché avevamo il pallone. Può piacere e può non piacere. Ha avuto il coraggio di investire e rischiare qualcosa. Quel che, dunque, altri non hanno rischiato. Più di tanto, per quanto riguarda il Bari, non ha fatto. Per questo, non accetto che si contrasti la delusione o l’arrabbiatura dei tifosi. Lo scorso anno, Bari è stata la piazza con i numeri maggiori della Serie B. Per questo parlavo di potenziale inespresso”