A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Bordonaro, avvocato e agente Fifa: “La situazione del Napoli, quest’anno, è stata davvero difficile. Chi se lo aspettava? Non so se nella storia del nostro campionato ci sia una squadra che, dopo aver vinto uno scudetto, sia arrivata decima e fuori dalle coppe. Una situazione al limite. Quindi, il presidente era chiamato a trovare una soluzione forte, molto forte. Chi c’è di più forte di Antonio Conte? È l’unico che può garantire una svolta importante. Bisogna fare sempre il conto della serva. Nel momento in cui il presidente sceglie di spendere una cifra così elevata, per Conte e lo staff, si assume un rischio ma è un investimento per il futuro e per la crescita del club. Se prendesse un tecnico che non garantisce questo impatto, alla fine della stagione, il business plan potrebbe dirsi altrettanto soddisfacente? Sovvertire la sua filosofia di gestione è anche una esemplificazione delle difficoltà attuali, con gli addi di Giuntoli e Spalletti che hanno lasciato una voragine, mai culminata. De Laurentiis potrebbe aver avvertito la preoccupazione di una squadra che avrebbe anche potuto non riprendersi nel prossimo anno. De Laurentiis, che ha svolto sempre un grande lavoro, ha il difetto di essere sempre un po’ troppo presenzialista. Il rispetto dei ruoli è il vero segreto del successo. Qualche problema l’ha avuto anche con Spalletti e Giuntoli, con la capacità del dirigente di resistere alle ingerenze, in alcuni casi. Non ci sono dubbi sul fatto che sappia fare il presidente, ma le difficoltà sopraggiungono quando si invadono le competenze altrui. Conte è una garanzia anche da questo punto di vista. L’intelligenza del patron azzurro, d’altronde, è anche quella di comprendere il momento e di adeguarsi“.