L’allenatore ed ex calciatore Roberto Galia, è intervenuto in diretta durante la trasmissione 1 Football Club, in onda su 1 Station Radio, parlando del possibile approdo di Antonio Conte sulla panchina del Napoli.
Ecco le parole di Roberto Galia:
“Se mi aspettavo l’exploit del Como? E’ una società che ha grandi ambizioni, grandi potenzialità. Mi aspettavo che, nel giro di un paio di anni, sarebbero stati promossi. Hanno serietà, persone che guardano lontano. Si stanno anche integrando in città. Sono stati bravi, quando hanno cambiato Longo, nel prendere un allenatore di qualità. Con Fabregas hanno migliorato l’aspetto offensivo, la qualità di gioco. Quel che con Longo era mancato, anche se gli vanno estesi i complimenti.
Conte era già un leader nella mia Juventus? E’ un ragazzo che si è subito fatto notare. Aveva grande corsa, grande voglia di emergere e di imparare, soprattutto. Lo si è visto dai grandi obiettivi raggiunti. Era un uomo forte nello spogliatoio, dotato di grande carisma.
Come vedo il rapporto Conte – De Laurentiis? De Laurentiis è un presidente vulcanico ma, dopo questa annata, deve riflettere molto su quanto accaduto. Non andare nelle coppe dopo aver vinto uno scudetto… C’è troppa differenza, ci deve essere qualcosa che non ha funzionato. Se prendi un allenatore come Antonio Conte, devi sapere anche dove vai a parare. Sa scuotere l’ambiente, ci vuole uno così. Può dare tanto per due o tre anni, non lascia nulla al caso.
Il Napoli ha sondato anche Gasperini? Anche a Gasperini vanno fatto i complimenti, lo conosco dai tempi della Primavera della Juventus. Ha affrontato due finali contro due grandissime squadre. È anche e soprattutto suo il merito di questa grande Atalanta. È un tecnico che, come Conte, sa essere determinante per il gruppo. Ha dato un’idea di gioco innovativa alla Dea.
Qualche aneddoto su Conte calciatore? Non ho molti aneddoti da raccontare su Conte. Ho fatto gli ultimi due anni con lui, era appena arrivato da Lecce. Ha fatto vedere sin da subito la sua voglia di emergere. È stato un giocatore di corsa e di grande qualità.
L’Allegri bis alla Juventus può definirsi fallimentare? No. Secondo me, ha fatto bene il suo. È stato bravo a gestire il gruppo nelle difficoltà. A fine campionato, ha raggiunto la posizione che rispecchia la qualità della squadra, condita da un successo in Coppa Italia. Ha fatto il suo. Ciò detto, adesso mi piacerebbe vedere una Juve diversa”.