In questi giorni si è parlato di essere, il Napoli di quest’anno, la peggior squadra campione d’Italia in carica. Oltre gli oggettivi numeri e dati a testimoniare il momento di crisi, che si è trasformato in realtà in un’intera stagione, ci sono le prestazioni di squadra ma anche individuali che non hanno fatto renderei collettivo nel migliore dei modi, per non parlare del numero di allenatori che hanno capeggiato il Napoli durante questa stagione: ben tre. Tutto questo è stato analizzato oggi sul quotidiano ROMA: “campione d’Italia anche se in disarmo. In queste condizioni, parlare di formazioni, tattiche e previsioni è puramente inutile. Il Napoli di Calzona, giocando in trasferta, ha raccolto appena una vittoria, a Monza, tre pareggi e una sconfitta col suo andamento lento. Si teme che, a Firenze, questo Napoli allo sbando potrà incassare, senza battere ciglio e battersi il petto, la dodicesima sconfitta nell’obbrobrio di 57 punti dilapidati da tre allenatori, raccogliendo 35 punti in meno dell’anno scorso glorificato dallo scudetto. Un crollo inimmaginabile pure in tempi di crisi climatica. Si pensa già al futuro cercando l’allenatore della riscossa, un assoluto demonio nello spogliatoio, e quei quattro, cinque giocatori di sostanziosa presenza che rilancino il Napoli cancellando questa stagione di resa incondizionata. Per il momento De Laurentiis mantiene il più rigoroso silenzio, ma sta lavorando sott’acqua. A campionato finito, quando emergerà in tutta la sua imponenza, svelerà l’impalcatura del nuovo Napoli e anche i bambini faranno oh.”